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Quando l’incubo Coronavirus finirà, l’Atletica Fabriano farà la sua parte per il turismo sportivo

Il presidente Sandro Petrucci pensa a tutte le persone in difficoltà, spostando lo sguardo anche sul dopo Covid-19. «Quando pista, pedane ed attrezzature dello stadio saranno rinnovate, potremo ospitare manifestazioni di livello e di grandissimo richiamo»

La categoria degli Esordienti dell'ASD Atletica Fabriano

FABRIANO – «Quando finalmente usciremo da questo incubo – perché prima o poi il tunnel mostrerà la luce – uffici, aziende, negozi e anche tutte le società sportive, saranno pronte ad accogliere di nuovo una popolazione impaziente di tornare quanto prima alla normalità». Questo l’incipit dell’intervento del presidente dell’A.S.D. Atletica Fabriano, Sandro Petrucci, che torna sulla questione del rifacimento della pista di atletica dello stadio comunale Mirko Aghetoni. Un lavoro molto atteso, affidato alla ditta tedesca Polytan, con un valore di appalto pari a 217mila euro.

«Intervengo con estremo pudore nel commentare l’argomento stadio comunale e nuove piste di atletica leggera, tornato a rimbalzare nelle cronache cittadine proprio in questo periodo, direi anche per smorzare l’ansia continua di questa emergenza impensabile – la premessa di Petrucci -. In realtà, come ha sottolineato un nostro giovane istruttore, non possiamo neanche pensare di programmare un’attività sportiva, ora che, più che altro, dobbiamo preoccuparci di uscire nuovamente da casa il prima possibile. La gente si ammala e muore, è questo il pensiero di tutti, ed anche i giovani, costretti in clausura, hanno una situazione pesante da affrontare, l’immobilità, le lunghe lezioni online, la mancanza di socializzazione che non sia sul web, la noia».

La realtà dell’Atletica Fabriano – composta da 9 consiglieri, 3 responsabili di Segreteria, 14 Giudici Gara, 12 istruttori e un buon numero di volontari – è conosciuta, con i suoi 250 tesserati in media ogni anno, titoli italiani e maglie azzurre e, soprattutto, un buon numero di bambini che affrontano l’attività motoria in maniera giocosa e divertita. «Gestiamo lo stadio comunale Mirko Aghetoni dal settembre del 2018, con ogni onere completamente a nostro carico, dalla custodia alle utenze alla manutenzione. Ci sono ancora situazioni strutturali da sistemare, già in qualche modo programmate in piena collaborazione con l’amministrazione comunale. Posso pertanto confermare che, quando pista, pedane ed attrezzature saranno rinnovate, con intervento specifico annunciato e ribadito dal Comune di Fabriano, potremo sicuramente ospitare manifestazioni di livello e di grandissimo richiamo, anche più volte durante la stessa stagione».

Dunque, si rafforza la possibilità che si possa intercettare un segmento turistico ambito, come quello sportivo. «Da molti anni ormai non abbiamo l’omologazione a causa della vetustà degli impianti per l’atletica, eppure la nostra Federazione continua a considerare lo stadio di Fabriano come uno dei luoghi più ambiti, in grado di accogliere una quantità rilevantissima di agonisti, accompagnatori e spettatori – continua Petrucci -. Del resto, è difficile individuare, almeno nel centro Italia, un impianto dotato di una tribuna così capiente e di così tanti servizi igienici. Le corsie sono sei e non otto, quindi non ci consentiranno di organizzare Campionati Italiani ed Internazionali Assoluti, ma è l’unica eccezione. Tutte le altre categorie, dai Cadetti alle Promesse (quindi dai 14 ai 22 anni) potranno essere ospitate. Non solo, un Campionato Italiano Master (dai 35 anni in su) richiama di solito circa 2.500 persone, tra atleti e accompagnatori, come dire, tutto esaurito per alberghi, ristoranti, bar, strutture culturali e ricreative dell’intero comprensorio dal giovedì alla domenica. Avessimo avuto l’impianto già a disposizione, Fabriano avrebbe forse potuto accogliere la richiesta per l’organizzazione del Campionato d’Europa per Atleti Down, centinaia di giovani diversamente abili festosamente in competizione tra di loro per una settimana di gare».

Lo stadio comunale di Fabriano, inoltre, potrebbe essere ancora più riqualificato e divenire anche un polo sportivo per più discipline. «Insieme al Comune, siamo attenti alle esigenze del terreno di gioco del calcio, che ugualmente ha bisogno di essere sistemato, c’è già un abbordabilissimo preventivo di intervento, e siamo pronti a ospitare le richieste degli amici del Pattinaggio che avrebbero bisogno dello stadio per parte della loro preparazione invernale. Rimandiamo tutto al futuro, ora restiamo concentrati, attenti e solidali su questa terribile emergenza, nostro unico condiviso pensiero. Quando l’incubo si sarà dissolto, tutte le Società sportive saranno unite tra di loro e pronte a ripartire, offrendo alle famiglie quello che continuiamo a considerare come un autentico servizio sociale».