FABRIANO – Contributo di 30mila euro per il mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace a Fabriano. «Durante l’ultima riunione della Giunta regionale sono stati stanziati 50mila euro per questo capitolo. Di questi, 30mila andranno a Fabriano», hanno annunciato Michele Crocetti e Francesco Ducoli, rispettivamente segretario e vicesegretario del Pd Fabriano, durante l’incontro di ieri pomeriggio, 3 aprile, alla Sala Ubaldi. «Un ringraziamento particolare all’assessore regionale al Bilancio, Fabrizio Cesetti, per aver manifestato appoggio alla nostra richiesta e, quindi, aver fatto il possibile per stanziare i fondi».
Era stato proprio il Pd di Fabriano, a fine dello scorso anno, a bussare in Regione per ottenere un contributo. E, quasi subito, era stata strappata la promessa di aiuto.
«Il Partito Democratico di Fabriano con la sua azione politica è riuscito nell’intento di mantenere operativo a Fabriano l’Ufficio del Giudice di Pace. Riteniamo che questo sia uno strumento fondamentale per l’Amministrazione locale della giustizia vista anche la prospettiva di aumento delle sue competenze». Ad oggi, il servizio è stato a carico dei soli Comuni della zona montana e rischiava di non essere riconfermato per problemi legati ai bilanci. Dalla Regione si è condivisa la necessità del mantenimento delle sede degli uffici giudiziari di Fabriano «per garantire al nostro territorio un servizio all’utenza e agli operatori in un’area distante, ma strategica per la Regione».
Dunque, un aiuto concreto al mantenimento del servizio dei Giudici di pace a Fabriano che è stato sempre presente nel territorio grazie al lavoro sinergico dei sei comuni del comprensorio: Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi, Arcevia e Serra San Quirico. Gli uffici del Giudice di pace, che da quando è stata soppressa la sede distaccata del Tribunale di Ancona a Fabriano, è sempre rimasto operativo, trasferendosi da aprile 2014 al terzo piano dell’immobile di viale Zonghi, dopo la firma sul Decreto da parte del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Il tutto grazie ai comuni che si sono associati per la copertura di spese quali telefono, luce, affitto e personale amministrativo. Mentre, a carico dello Stato, sono rimasti i costi dei Giudici.