ASCOLI – Nel dicembre del 2017, a poco più di un anno dal terremoto del 2016, aprirono una fabbrica vicino alle casette di Pescara del Tronto, ridando speranza alla comunità arquatana che aveva il morale decisamente a terra per colpa della morte e della distruzione seminate proprio dal sisma. Uno stabilimento, tra l’altro, che consentì di dare lavoro a oltre cinquanta persona. Oggi, la stessa popolazione di Arquata del Tronto ha voluto ringraziarli, nominando cittadini onorari i fratelli Diego e Andrea Della Valle, che hanno sempre avuto a cuore il territorio Piceno devastato dalle scosse.
La cerimonia
È stata consegnata proprio questa mattina (venerdì 31 maggio), infatti, la chiave del comune ferito dal sisma ai due imprenditori marchigiani. Per la comunità di Arquata la cerimonia è stata l’occasione per esprimere la propria riconoscenza ai fratelli Della Valle che hanno investito nel territorio arquatano.
Il gruppo Tod’s, come detto, dopo il terremoto ha aperto nel cratere piceno un nuovo stabilimento, inaugurato nel dicembre 2017 alla presenza dell’allora governatore Luca Ceriscioli. La Regione Marche partecipò per la mitigazione idraulica del fiume Tronto che scorre in prossimità del nuovo stabilimento stanziando 396mila euro. Quello del gruppo Tods’ è stato un investimento di circa dieci milioni.
L’emozione
L’idea di insignire Della Valle della cittadinanza onoraria era stata lanciata dal compianto sindaco Aleandro Petrucci che i fratelli Della Valle hanno voluto ricordare con un lungo applauso.
«Siamo contentissimi per la gente, rivedere tutte le persone che sono ancora protagoniste della ricostruzione – ha detto Diego della Valle -. Questo vuol essere un messaggio che nessuno li abbandona. È importante per noi far capire che le imprese devono mettersi a disposizione del territorio, più le imprese sono grandi e più debbono farlo. Si comincia a far fatica a trovare le maestranze, questo è un segno buono. Noi stiamo vedendo se c’è la possibilità di reperire manodopera, soprattutto giovane. Intanto, ringraziamo davvero tutti per questa onorificenza che ci è stata assegnata».