ASCOLI – La stabilizzazione di 108 precari presso l’Ast di Ascoli, avvenuta la scorsa settimana, ha rappresentato sicuramente una bella notizia per tutta la provincia picena. Dopo anni piuttosto duri, per quanto riguarda i due ospedali del territorio (il ‘Mazzoni’ e il ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto), la sanità prova dunque a rilanciarsi. E lo fa con questo primo passo, merito anche della direttrice Nicoletta Natalini, che sin dal primo giorno del suo insediamento si era posta proprio l’obiettivo di favorire la stabilizzazione dei lavoratori.
A pochi giorni dall’assunzione a tempo indeterminato di 52 infermieri e 56 operatori sociosanitari, anche il sindaco Marco Fioravanti si è voluto congratulare con l’Ast.
Le parole del sindaco di Ascoli
«Questo è un grande risultato, che conferma il sinergico lavoro che l’amministrazione comunale sta portando avanti con l’Azione Sanitaria Territoriale locale e con la direttrice generale Nicoletta Natalini, alla quale va il mio plauso – spiega il primo cittadino -. Quando sono stato eletto sindaco, nel giugno 2019, abbiamo scongiurato in ogni modo la realizzazione dell’ospedale unico, che avrebbe portato alla ‘morte’ del Mazzoni e della città di Ascoli, tanto dal punto di vista sociale quanto dal punto di vista sanitario. Al contrario, grazie alla realizzazione dell’Azienda Sanitaria Territoriale, abbiamo dato il via a una nuova visione della sanità locale. Nel corso del mio mandato amministrativo, ho avuto costanti contatti e interlocuzioni con tutti gli operatori sanitari: pertanto, la stabilizzazione di 52 infermieri e 56 operatori sociosanitari è un grande risultato, raggiunto grazie alla stretta collaborazione e ai fitti colloqui avuti con la direttrice Natalini e con la Regione Marche. Siamo ben consapevoli di come ci siano tante altre problematiche da risolvere: dalla valorizzazione del personale medico, infermieristico e sanitario all’abbattimento delle liste d’attesa. Grazie al lavoro che stiamo portando avanti ormai da diverso tempo, però, abbiamo posto un freno a tanti anni di mala gestione della sanità locale – conclude Fioravanti -, dando vita a un nuovo futuro per il nostro ospedale e per i suoi operatori, che presto incontrerò per continuare ad ascoltare le loro esigenze».