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Jesina, la vecchia società: «Un milione fra 2013 e 2017? C’è chi lo movimenta in un anno solo»

Intervento della precedente gestione: «Confermiamo la cifra per pagare, con regolare Cud, rimborsi e stipendi a circa 60 collaboratori. Coi nuovi dirigenti da chiarire la mancata sostituzione delle firme fidejussorie bancarie»

Lo stadio Carotti di Jesi

JESI – «Ogni aspetto verrà chiarito. Oltre un milione di euro di movimentazione bancaria fra il 2013 e il 2017? Lo confermiamo, per pagare stipendi e rimborsi a oltre 60 collaboratori, con regolare Cud. Tante società di D in Italia quella somma la corrispondono in un solo anno». Si difende la vecchia proprietà della Jesina Calcio, in sella all’epoca dei fatti al centro dell’indagine della Guardia di Finanza “Cartellino giallo”, che aveva parlato di frode fiscale.

«Gli ex dirigenti della Jesina Calcio, eccetto Petrini e Cantarini (che avevano già preso le distanze nei giorni scorsi, nda), con riferimento alla nota apparsa sulla stampa alcuni giorni fa a firma Guardia di Finanza e alla nota in data odierna a firma Jesina Calcio, confermano di aver ricevuto solo l’ingiunzione di 1.421 euro relativa all’anno 2013. Quanto alla movimentazione bancaria di oltre un milione di euro avvenuta negli anni 2013-14-15-16-17, confermano che in tali anni sono stati accreditati stipendi e rimborsi a circa 60 tesserati per somme anche superiori ad euro un milione complessivi. Somma, questa, che tante società di serie D italiane corrispondono per tali titoli anche in un solo anno». Prosegue la nota: «Si conferma che ogni tesserato ha ricevuto annualmente il CUD e ogni certificazione verrà ricontrollata».

Inoltre, dice l’ex dirigenza: «Ogni aspetto relativo a IRES e IRAP verrà chiarito, se necessario, con i nuovi dirigenti. Con i quali bisognerà inoltre chiarire la mancata sostituzione delle firme fidejussorie bancarie in violazione all’articolo 5 dell’accordo del 19/05/18 (per la cessione della società, nda), violazione che ha comportato un esborso da parte degli ex dirigenti di circa 130 mila euro».

Si conclude la nota: «Nel confidare di aver chiarito agli enti accertatori ed ai nuovi dirigenti ogni questione pregressa, disponibili anche ad ulteriori chiarimenti, si augura una buona stagione sportiva».