LORETO – Approda al protocollo del Comune di Loreto un atto della lista civica Loreto libera per la salvaguardia dell’aria da titolo “Rinnovo o rilascio di autorizzazioni integrate ambientali. Tutela della salute dei cittadini e salvaguardia dell’occupazione”.
A spiegarlo il consigliere Gianluca Castagnani: «Un atto innovativo che, al di là delle chiacchiere che si sono sentite per anni e anni, cerca di trovare una soluzione alla problematica delle emissioni maleodoranti o delle polveri sottili o di metalli pesanti che si spandono ed entrano nei polmoni dei loretani e dei paesi circostanti, in primis Porto Recanati. Considerato che siamo in vista del rinnovo di alcune autorizzazioni ambientali e che, per altre industrie insalubri, il Comune non ha più riferito in Consiglio Comunale come invece chiedevamo con una precedente mozione, con questo atto intendiamo mettere nero su bianco la volontà di una vera e concreta tutela della salute dei cittadini. Industrie che si sono trovate dentro un centro abitato o che espandono i loro fumi fino ai centri abitati devono rendere conto alle autorità competenti di cosa emettono giorno e notte, e un sindaco che ha a cuore, e che per legge è la massima autorità sanitaria, dovrebbe intervenire. Il Comune deve costantemente monitorare la situazione ambientale ed igienico sanitaria del suo territorio e garantire il fatto che un’autorizzazione garantisca il fatto che le emissioni corrispondano ai livelli di emissione associati alle migliori tecniche disponibili. Occorre pertanto un monitoraggio “in continuo” delle emissioni per la massima trasparenza e salvaguardia della salute dei cittadini, che si può attuare tramite dispositivi da porre sui camini di emissione in modo che l’Arpam possa verificare in tempo reale quello che viene emesso in atmosfera per evitare danni all’ambiente e alla salute umana».
Loreto Libera chiede un impegno a sindaco e giunta comunale affinché venga garantito ai cittadini il diritto alla piena trasparenza: «Occorre chiedere all’Arpam che almeno una volta all’anno si facciano controlli strumentali cogenti ed efficaci escludendo quindi l’uso dell’autocertificazione così come attualmente accade – continua -. Sono argomenti che vanno inseriti nelle prescrizioni di rinnovo. Si potrebbero prevedere misure di defiscalizzazione alle ditte che applicano quanto previsto e di stipulare con esse protocolli d’intesa anche con un soggetto terzo quale l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente».