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Fano-Urbino, un milione di euro per uno studio di fattibilità

La senatrice M5S Rossella Accoto annuncia lo stanziamento di un fondo per un progetto sulla riapertura della tratta chiusa dal 1987

PESARO – Uno studio di fattibilità per riattivare la Ferrovia Fano Urbino. Un dibattito sempre acceso dopo che la tratta è stata chiusa dal 1987 e dismessa dal 2011. Oggi rientra tra i tratti che il Governo ha dichiarato di interesse turistico, ma si è parlato anche di una ciclabile che invaderebbe i binari.
La senatrice M5S Rossella Accoto annuncia lo stanziamento di un fondo. «Dopo mesi di trattative portate avanti con pazienza e determinazione, grazie al nostro impegno è stato stanziato un milione di euro con cui sarà realizzato uno studio di fattibilità per la riattivazione della linea ferroviaria Fano-Urbino a fini turistici: l’importo è contenuto nell’aggiornamento al contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rfi, che mercoledì scorso ha ricevuto il parere favorevole del Cipe».

La senatrice M5s Rossella Accoto

Il caso diventa anche politico perchè la senatrice ribadisce: «Giù le mani dalla Fano-Urbino quindi. Presentando un progetto per la ciclabile lungo il tracciato della ferrovia, il consigliere Biancani e tutto il Pd regionale non hanno fatto i conti con un governo nazionale che invece crede nelle reali potenzialità di sviluppo del nostro territorio. In questo modo sarà possibile dare attuazione concreta alla legge 128 del 2017 sulle ferrovie turistiche, che prevedeva come condizione per la tutela delle linee proprio la previsione di finanziamenti nell’ambito del contratto di programma con Rfi, non potendo fare affidamento sulla Regione Marche che, a differenza di altri territori ben più lungimiranti, persegue con ostinazione la volontà di sprecare occasioni d’oro. Per la prima volta dalla sospensione e dismissione della linea, si fanno passi concreti verso la riapertura della ferrovia. Si tratta di una vittoria storica per il Movimento 5 Stelle della nostra provincia, ma soprattutto di un risultato incoraggiante per chi da anni porta avanti questa causa che unisce trasversalmente esponenti di vari schieramenti politici».

La riattivazione della linea a fini turistici ha un costo stimato di circa 46 milioni, combinata con una pista ciclabile che non intralci i binari.