MACERATA – Il potere delle parole, la magia della musica, la forza delle canzoni che accendono il pensiero: tutto questo è stato l’incontro tra il vincitore assoluto di Musicultura 2019 Francesco Lettieri e gli studenti dell’Università di Macerata.
Il giovane cantautore, quasi coetaneo degli universitari che hanno affollato la biblioteca Casb, si è raccontato in un’intervista tra parole e musica guidato dagli speaker della web radio di Ateneo Rum Beatrice Guazzaroni e Nicola Maraviglia.
«Camminare di nuovo per le vie del centro di Macerata è stato come ricadere in un grande abbraccio» ha detto, per poi riscaldare la platea con la prima canzone “Quando le mie parole parlano” accompagnato al violino da Stella Manfredi. «Questo brano parla del rapporto tra quello che siamo e il potere espressivo della nostra lingua. A volte ho paura di esistere solo quando sono al pianoforte». A seguire, quindi, “Ho un sacco di voglie”, una sferzata di vitalità «nata da un sentimento di gioia».
L’iniziativa rientrava nel progetto “Unimc amica dell’ambiente” e per l’occasione sono state distribuite ai partecipanti le borracce realizzate dalla Fratelli Guzzini. «Sarebbe bello se la musica non fosse solo evasione, ma tornasse ad occupare un ruolo di educatrice al pensiero critico e trasversale, per veicolare messaggi importanti come questo», ha commentato Lettieri, dedicando all’amore e al rispetto per l’ambiente in cui viviamo il capolavoro di Franco Battiato “La cura”.
A completare il repertorio del cantante, quindi, “Dicono che tu non sei reale” e gran finale con il brano acclamato a Musicultura “La mia nuova età”, scritta per «esorcizzare la paura che abbiamo tutti di perdere i genitori».
Un commosso applauso è andato al patron del festival della canzone popolare e d’autore Piero Cesanelli. «Musicultura è stato sempre il mio sogno più grande». Forte l’emozione di ritrovarsi sul prestigioso palco. «Mi sono detto: guarda, quelle sono le colonne che vedevo sempre su You Tube».
A chiusura, un inedito duetto tra l’artista e il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi al pianoforte si è esibito con “Giudizi universali” di Samuele Bersani. «Come rovinare una splendida serata», ha scherzato Giustozzi. L’incontro tra studenti e futuri vincitori della rassegna potrebbe diventare un appuntamento fisso nei prossimi anni. La prospettiva più bella nel segno della musica e della cultura.