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La neve imbianca i Sibillini, ma non basta a riaprire gli impianti. Gli operatori: «Stagione ormai persa»

Un manto sottile è tornato ad imbiancare le montagne dei Sibillini, ma non basta per tornare a sciare. Bilancio negativo per gli operatori

La leggera coltre di neve (foto da https://www.facebook.com/photo?fbid=729485112607431&set=pcb.729485182607424)

ANCONA – Una sottile coltre di neve è tornata ad imbiancare leggermente dopo quasi due mesi le piste di Frontignano e Bolognola. Una leggera spolverata insufficiente per riaprire gli impianti: a Frontignano sono scesi appena 10 centimetri di neve, ancora meno a Bolognola.

Un inverno solo ‘sulla carta’, quello del 2023-2024, contrassegnato da temperature elevate e sopra le medie stagionali, che non hanno lasciato spazio alle precipitazioni nevose. E infatti nella stazione sciistica di Frontignano gli impianti sono rimasti chiusi, mentre a Bolognola sono stati aperti per pochissimi giorni, meno di una settimana, grazie all’innevamento artificiale.

Una situazione critica per gli operatori degli impianti sciistici. A Frontignano sono caduti circa 10-15 centimetri di neve, insufficienti a riaprire le piste (ne servirebbero almeno 30-40 cm), a Bolognola la coltre è di pochissimi centimetri. «Vediamo cosa succederà – dice Francesco Cangiotti, amministratore di Bolognola Ski – è atteso un nuovo peggioramento tra mercoledì e giovedì, ma le previsioni non sono incoraggianti. Questa stagione invernale è stata negativa al massimo, un’altra stagione così l’avevamo avuta nel 2007, quando non ci fu neve per niente».

Per i gestori degli impianti si tratta di un anno fortemente critico. «I nostri bilanci sono fortemente in perdita – dice – oltretutto abbiamo anche fatto investimenti ingenti per oltre 300 mila euro, tra sostituzione dei varchi di controllo degli accessi e di potenziamento degli impianti di innevamento artificiale. La stagione ormai è persa – spiega – possiamo solo sperare che la neve ci regali un weekend o la festività pasquale, come accaduto tra il 2019 e il 2020».

«Gennaio era iniziato molto bene – dice Emanuela Leli, dell”Hotel La capanna di Frontignano – a febbraio c’è stato un po’ un calo, speriamo nella neve tardiva, i Sibillini non sono nuovi a queste sorprese». In ogni caso la struttura ricettiva registra un buon afflusso di presenze, ma si tratta di un ‘movimento’ «limitato al solo weekend e far bilanciare i conti di un hotel con soli tre giorni di attività non è semplice» dice.

Secondo Leli «tutto questo deve essere visto da noi imprenditori turistici per migliorare i servizi in modo da diventare più competivi, anche aumentando i servizi dedicati al benessere della persona per destagionalizzare l’offerta e attirare turisti anche nei giorni infrasettimanali» conclude.