OSIMO – Potrebbe essere montata a ore la gru per i lavori di ristrutturazione dei locali dell’ex cinema Concerto in centro a Osimo. Meteo permettendo, il forte vento della scorsa settimana infatti avrebbe rallentato il progetto di installazione. Si corre anche perché il Comune rischierebbe di perdere il contributo regionale importante per la realizzazione dell’intero progetto. Si tratta di 400mila euro. La proroga era già stata concessa alcuni mesi fa per luglio di quest’anno: per quella data l’Ordine dei frati minori conventuali (che ha comprato solo la parte dell’ex cinema per 550mila euro) conta di aver terminato i lavori di ristrutturazione dell’ex cinema lasciando al Comune la parte grezza per l’auditorium. Osimo attende da tempo la nuova sala auditorium-proiezioni e la più importante biblioteca francescana di proprietà dei frati ma aperta al pubblico.
«La sala, quella cinematografica riconvertita appunto, sarà uno spazio che potrà contenere 99 posti e potrà essere utilizzata tutti i giorni della settimana per le rassegne. Le sale ex banda al piano superiore invece saranno per la biblioteca», dice il sindaco Simone Pugnaloni. I tempi si sono allungati per via della burocrazia e nel frattempo i libri hanno “traslocato” da Ancona e sono imballati in città in attesa di trovare la loro nuova collocazione. Il progetto intero, che continua a dividere politici e opinione pubblica osimana, prevede anche la creazione di una nuova zona ospitalità (ostello) nella parte superiore della volumetria dei locali del cinema, ceduta in proprietà all’ente religioso, accessibile dal terzo piano del convento. La tempistica prevede: l’esperimento di gara per l’individuazione dell’operatore economico che realizzerà il secondo stralcio dei lavori dell’auditorium entro il 30 aprile, la consegna del primo stralcio entro il 30 giugno e così la stipula del contratto d’appalto con l’operatore economico aggiudicatario dei lavori, la loro realizzazione entro il 31 dicembre e il collaudo entro il 28 febbraio 2021.
Il patrimonio culturale della città è in corso di rivalutazione: saranno spesi altri 30mila euro per i lavori di restauro delle 12 statue acefale e delle dieci basi esposte nell’atrio di ingresso del palazzo comunale e sarà realizzato un impianto di areazione meccanizzato per eliminare condense e umidità dai reperti archeologici visibili dalla teca in vetro sotto il loggiato.