PESARO – Inflazione e famiglie in difficoltà economica, il Comune stanzia 100mila euro per il Fondo anticrisi per sostenere il reddito di quanti hanno bisogno. Questo il primo punto riportato dal “Protocollo d’intesa sulle linee di governo relative al Bilancio di previsione 2025” siglato dal sindaco di Pesaro Andrea Biancani e dagli assessori al Bilancio Riccardo Pozzi e alle Politiche educative Luca Pandolfi insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil Pesaro Urbino, SPI, FNP, UILP Pesaro Urbino.
«Confermiamo l’impegno del Comune – sottolineano Biancani, Pozzi e Pandolfi – per garantire risorse per le famiglie più fragili, nonostante gli ingenti tagli del Governo centrale, l’aumento dei contratti del pubblico e delle cooperative e dei costi delle materie prime e dei servizi. Una congiuntura complessa, che ha richiesto uno sforzo ancora maggiore per garantire il Fondo e per individuare con attenzione le criticità su cui intervenire».
Cgil, Cisl, Uil Pesaro Urbino, SPI, FNP, UILP Pesaro Urbino, hanno riportato la «soddisfazione dell’aver sottoscritto, nuovamente, un documento elaborato in un contesto di difficoltà causato dai tagli di risorse del Governo. Nonostante questo, siamo riusciti a garantire il Fondo anticrisi, che auspichiamo possa essere rimpinguato nei prossimi mesi per dare sostegno e solidarietà alle famiglie in difficoltà e alle nuove fasce fragili che stanno emergendo con la situazione attuale».
Le organizzazioni sindacali, sottolineano anche gli alti punti riportati dal Protocollo (anticipato dagli incontri delle precedenti settimane) a sostegno della comunità: a partire dagli interventi sociali sul tema di giovani, «è necessario costruire degli spazi aggregativi rivolti a giovani che hanno, nelle biblioteche di quartiere, un punto di riferimento; dovranno servire a svilupparne l’autonomia e il senso di comunità»; degli anziani fragili e delle persone con demenza e Alzheimer «riproponendo e aumentando progetti innovativi come i Caffè Alzheimer»; le risposte per far fronte all’emergenza abitativa, «applicando il Protocollo sulla casa firmato nel 2024», e alle necessità di tutela dell’ambiente e della transizione ecologica «spingendo sui progetti delle comunità energetiche da costruire insieme ai cittadini».
Sindacati e amministrazione hanno sottolineato inoltre l’urgenza dell’integrazione dei servizi socio-sanitari con la Regione e l’Ast «cogliendo le opportunità del percorso virtuoso ed efficace avviato da tempo dal Comune con l’Amministrazione condivisa».
Con il primo punto del documento, il Comune si impegna a costituire un Fondo anticrisi di 100.000 € per il 2025 per «realizzare interventi di sostegno al reddito; l’amministrazione lavorerà inoltre per individuare nell’anno alle porte ulteriori risorse, provenienti dalla lotta all’evasione, da destinare alle misure di contrasto alla povertà» precisano Pozzi e Pandolfi.
Tra gli altri punti riportati nel documento, figura anche quello che impegna il Comune a condividere con le organizzazioni sindacali «la richiesta di uno stanziamento di fondi a Marche Multiservizi per il sostegno alle famiglie in condizioni di disagio socio-economico. Famiglie che potranno accedere allo stesso tramite un bando e che distribuirà risorse per il pagamento delle utenze del servizio idrico, luce e gas».
Accordi e impegni rivolti anche all’emergenza abitativa, a cui l’amministrazione continuerà a destinare risorse per sostenere economicamente le famiglie in carico dal servizio politiche sociali, in condizioni di particolare svantaggio e ad applicare i contenuti del Protocollo del 2024 sulle Politiche abitative. Previsto anche che il Comune solleciti la Regione Marche “a recuperare il patrimonio residenziale pubblico in capo all’Ente Regionale Per L’abitazione Pubblica (ERAP)”.
Considerato il contesto del territorio e i preoccupanti dati demografici, il documento riporta anche la centralità della co-programmazione per promuovere e rafforzare le reti di partenariato tra l’amministrazione e il terzo settore, propedeutiche volte a nuove progettualità partecipate con i centri sociali anziani: nodo fondamentale della rete dei servizi ed attività territoriali per costruire un sistema integrato di interventi sociali. Inseriti anche interventi specifici a sostegno delle famiglie con un componente malato di Alzheimer o di altre tipologie di demenza.
Il Protocollo cita inoltre altre linee d’azione che incamerano la riflessione urgente “in termini di riduzione dei consumi” e il “confronto tra istituzioni e stakeholder del territorio sul tema del lavoro e della disabilità”.