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Punto nascita: il sindaco di Fabriano invoca le dimissioni di Ceriscioli. E il presidente quelle del Ministro Grillo

Con un video postato su Facebook il primo cittadino fabrianese lancia pesanti accuse nei confronti del Governatore marchigiano e invita alla mobilitazione la popolazione. La replica dal vertice della Regione non si è fatta attendere

Ospedale di Fabriano

FABRIANO – «Ceriscioli deve dimettersi perché ha mentito due volte». È categorico il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, dopo essere venuto in possesso del documento citato dalla Regione Marche con il quale si chiede di procedere alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili. Documento che ha reperito tramite il segretario del ministro della Salute, Giulia Grillo. Secca la replica del Governatore: «Si dimetta il Ministro e Santarelli non legga solo le carte che gli fanno comodo».

Il video postato su Facebook da parte del primo cittadino di Fabriano è potenzialmente devastante. «Si tratta della comunicazione del comitato ministeriale Lea che prende atto dei documenti inviati dalla Regione sulla chiusura del reparto di Ostetricia decisa già a dicembre 2018. Sapevano tutto e ci hanno fatto credere che la notizia fosse arrivata solo pochi giorni fa. Un atto gravissimo», le parole al vetriolo di Santerelli.

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli con la fascia tricolore
Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli con la fascia tricolore

Non solo sui tempi, dunque, ma anche sui contenuti, il sindaco di Fabriano ha da ridire. «Il presidente Ceriscioli, oltre alla tempistica, ha mentito anche sul fatto che avrebbe potuto decidere in autonomia di derogare alla richiesta di chiusura. Quindi, è stata una scelta deliberata e il comitato Lea ha preso atto della decisione della Regione. Un presidente non si può permettere di prendere in giro i propri cittadini. Se lo ha fatto, come si evince dalle carte in mio possesso, deve dimettersi subito. Se non dovesse farlo, noi dobbiamo andare in Regione in 20mila e manifestare».

In pratica, secondo Santarelli, al parere non vincolante del comitato Percorso nascite nazionale, operante all’interno del ministero della Salute e con rappresentanti di massimo livello del medesimo Dicastero, il Governatore Ceriscioli avrebbe potuto assumersi la responsabilità di derogare all’invito a chiudere. «Nel documento inviato al comitato ministeriale Lea, c’è la casella apposita per questo. Ma il presidente Ceriscioli ha preferito dare la colpa ad altri e giocare allo scaricabarile».

Questionario Lea

Da quello che afferma il sindaco di Fabriano, la domanda sulla deroga è successiva a un’altra, con la quale si chiede di conoscere il parere del comitato Percorso nascite nazionale e se questo sia positivo o negativo.

Oltre alla chiamata alla mobilitazione, il sindaco di Fabriano assicura che cercherà di capire «se c’è un modo per far recedere la Regione da questa posizione tramite il ministro della Salute». Dunque, oltre a passare le carte, si spera che il segretario del Ministro, e magari la medesima titolare del Dicastero della Salute, Giulia Grillo, possa studiare una soluzione per mantenere aperto e funzionante il Punto nascita dell’ospedale Engles Profili.

Il presidente della Regione Luca Ceriscioli

Non si è fatta attendere la replica del Presidente Ceriscioli. «Se il sindaco di Fabriano deve chiedere le dimissioni di chi non ha fatto nulla per il punto nascita della sua città, le deve chiedere al Ministro. Noi abbiamo fatto tutto.  Abbiamo chiesto la deroga che è stata rigettata formalmente dal direttore del ministero della Sanità il 20 luglio 2018, io ho scritto di mio pugno al ministro perché rivalutasse la scelta e non ho mai ricevuto risposta. La Regione avrebbe potuto già dal 2015 applicare la norma, ma invece ha perseguito la scelta politica di mettere in atto tutto quanto possibile per evitarla. Adesso purtroppo il percorso va avanti come era prevedibile. Visto che il Governo non ha voluto dare la deroga al punto nascita, il ministero della Salute, non un altro soggetto, ci chiede l’atto formale di chiusura. Se siamo inadempienti perdiamo 50 milioni di fondi statali per la salute dei marchigiani. Questa è la verità. E ragionando correttamente su quello che è avvenuto, perché abbiamo lanciato subito l’allarme? Per dare la possibilità di muoversi fino in fondo nella direzione giusta. Il sindaco Santarelli non fa un servizio ai suoi cittadini se nel suo video legge solo gli atti che gli fanno comodo e in particolare cita un questionario che si riferisce al 2017 quando l’iter per la deroga non era ancora concluso. Non è che con le versioni parziali o con le mie dimissioni si riabilita il Punto nascita. Forse con una azione del Governo che fino a ora non c’è stata questo invece sarebbe possibile. Capisco che è una dura verità, ma bisogna farci i conti».