Attualità

Quadrilatero: linea comune Sindaci-comitato Indecente 76

Coinvolgimento dell’Anci regionale e delle due Regioni, Marche e Umbria, per risolvere l’intricata situazione legata al completamento dei lavori lungo la S.S. 76 e che sono fermi da circa un anno a causa delle difficoltà della Astaldi

Tavolo dei relatori all'assemblea del comitato Indecente 76
Tavolo dei relatori all'assemblea del comitato Indecente 76

FABRIANO – Coinvolgimento dell’Anci regionale e delle due Regioni, Marche e Umbria, per risolvere l’intricata situazione legata al completamento del progetto Quadrilatero. Questo quanto scaturito dalla riunione di venerdì sera, 22 marzo, svoltasi nella sede della Fondazione Carifac, indetta dal comitato Indecente 76 di Fabriano e che ha visto la partecipazione dei Sindaci dei territori interessati dai lavori della statale 76 interrotti ormai da quasi un anno.

Erano presenti i primi cittadini dei Comuni di Fabriano, Fossato di Vico, Sassoferrato, Genga, Esanatoglia e Castelraimondo. «Un confronto molto utile e costruttivo, finalizzato a sensibilizzare le autorità competenti – Ministero delle infrastrutture, Anas, Quadrilatero spa, Regioni Marche ed Umbria – nel trovare quanto prima la soluzione di un problema oramai drammatico, che rischia di portare al definitivo collasso un territorio già duramente colpito da una crisi economico-occupazionale che dura da anni, aggravata dalla necessità della ricostruzione di intere comunità dopo il sisma di due anni e mezzo fa», l’introduzione del presidente del comitato Indecente 76, Paolo Paladini.

Il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli è stato il primo a intervenire nel dibattito. Ha rimarcato la complessità della situazione in essere, causata dalla crisi della ditta Astaldi, attualmente in concordato, che sta ritardando la ripresa del cantiere. Santarelli ha garantito che il ministro competente Danilo Toninelli ha citato più volte come il completamento della Quadrilatero sia tra le priorità del Governo e che il ministero delle Infrastrutture è stato messo al corrente della delicata situazione che vede impegnate in una dura vertenza decine di ditte creditrici della stessa Astaldi.

Molto preoccupati anche gli interventi degli altri Primi cittadini, che temono un definitivo isolamento di un territorio seriamente colpito anche da un preoccupante fenomeno di un continuo spopolamento. «Di comune accordo, comitato e Sindaci presenti, all’unanimità, si è deciso di coinvolgere l’Anci regionale e i presidenti delle Regioni Marche ed Umbria per continuare una pressione costante nei confronti del ministero e di Anas per giungere al più presto a una soluzione che consenta la riapertura dei cantieri. Il comitato, nel ringraziare i Sindaci per la volontà espressa nel condividere una battaglia che, al di là delle colorazioni politiche, interessa tutto il comprensorio montano, continuerà a proporre nelle prossime settimane ulteriori occasioni di confronto e di mobilitazione della cittadinanza».