FABRIANO – Rischio depotenziamento per gli uffici della sede amministrativa della Whirlpool a Fabriano. Sarebbe, infatti, intenzione della multinazionale americana trasferire alcune funzioni degli uffici finanziari che attualmente vedono la presenza in città di 16 dipendenti. I sindacati di categoria, in modo unitario, dicono “no” e chiedono la convocazione del tavolo territoriale e nazionale.
Nuovo rischio di perdita di valore aggiunto a Fabriano. Il management della Whirlpool, infatti, avrebbe intenzione di trasferire alcune competenze degli uffici finanziari, oggi presenti a Fabriano, in Polonia. Sono 16 i dipendenti presenti in città e che si occupano di queste funzioni per tutto il Gruppo Emea. Mentre tre posizioni lavorative sarebbero soppresse definitivamente, per gli altri 13 colletti bianchi la scelta è fra accettare l’incentivo alla mobilità volontaria o il contratto di solidarietà. «Le Rsu delle sedi impiegatizie e le Segreterie di Fiom, Fim e Uilm ritengono fondamentale ribadire la logica emersa nella discussione al Mise per la gestione del tavolo Whirlpool: la centralità dell’Italia in ambito Emea è stato il fulcro su cui si è retta tutta la trattativa e che ha portato alla condivisione dell’accordo», scrivono in una nota le parti sociali.
Nella consapevolezza dell’esistenza di un esubero residuo da gestire derivante dall’accordo del 2015 e di una razionalizzazione dei costi di 50 milioni di dollari previsti in Emea, le organizzazioni sindacali «ritengono sbagliato procedere con lo spostamento di funzioni in altri paesi in quanto questa non sarebbe la soluzione dei problemi che la multinazionale deve affrontare, primo tra tutti come si recuperano le quote di mercato perse e come si raggiungono le vendite necessarie di ciò che si produce. È indispensabile a questo punto attivare con urgenza il tavolo territoriale per aprire una discussione nel merito delle comunicazioni aziendali, per un confronto che non danneggi i lavoratori e impoverisca ulteriormente il territorio di Fabriano, nella consapevolezza che questa discussione acquisirà inevitabilmente un carattere di livello nazionale in quanto le ricadute di certe politiche, unilaterali e non condivise, saranno sicuramente su tutta l’area Italia», si conclude la nota unitaria.