FABRIANO – Dopo la Confcommercio, anche la sezione di Fabriano della Cna, spara a zero sulla riunione “segreta” svoltasi a Fabriano, alla presenza dei presidenti di Regione di Marche e Umbria, rispettivamente Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini, sulla Astaldi e le difficoltà delle aziende subappaltatrici a ricevere i dovuti pagamenti, circa 40milioni di euro. Una riunione alla quale non sono stati invitati tanti soggetti interessati: dal sindaco di Fabriano a molte associazioni di categoria. Mentre il comitato territoriale di Confindustria tende a gettare acqua sul fuoco.
Il presidente Maurizio Romagnoli tiene a precisare che la Cna di Fabriano si dissocia completamente dai contenuti e dalle proposte emerse.
«Tale riunione, convocata non si sa bene da chi e a quali scopi, si è tenuta in gran segreto tra Regione Marche, Regione Umbria, Società Quadrilatero, Anas, Ance ed altri, mentre non sono stati convocati altri soggetti che hanno un ruolo importante nella rappresentanza delle attività e dei cittadini, come la Cna, Confindustria, la Confcommercio e il sindaco di Fabriano. La Cna non appoggia la prospettiva di una revoca dell’appalto alla Astaldi, come sembra essere emerso nel corso dell’incontro, in quanto questa scelta potrebbe ritardare considerevolmente la ripartenza dei lavori, andando ad aumentare i disagi sia delle attività produttive sia dei cittadini di tutta l’area», spiega Romagnoli.
Cna inoltre tiene a ricordare che la richiesta, seppur opportuna, di provvedere quanto prima al pagamento delle imprese creditrici, così come è stata formulata nel corso dell’incontro suddetto, rischia di avere come conseguenza il dilatare e compromettere per lungo tempo la conclusione dei lavori. «Cna infatti ben conosce la situazione economico-finanziaria di Astaldi e, proprio per questo, auspica che il sistema bancario conceda supporto finanziario alla ripresa dei cantieri e che le Regioni Marche e Umbria si facciano garanti con le banche per supportare le aziende in difficoltà, affinché si possa trovare una soluzione che garantisca alle imprese impegnate nei lavori di poter percepire il compenso pattuito nel progetto, ma anche – conclude Romagnoli – che i lavori possano riprendere il prima possibile per il bene di tutti».
Federica Capriotti, presidente del raggruppamento di imprese del fabrianese di Confindustria smorza i toni del dibattito e lo riporta su un piano costruttivo. «Le polemiche scaturite a seguito dell’incontro svoltosi a Fabriano sul tema della Quadrilatero ci dicono una cosa importante: esiste un reale interesse da parte di tutti ad affrontare rapidamente la questione. Non voglio sottolineare chi c’era e chi non c’era, mi preme molto di più lavorare insieme, e velocemente, per tutelare gli interessi di tutte le imprese coinvolte. È un dato di fatto che le associazioni di categoria, tutte senza distinzioni, devono essere parte attiva nella definizione delle azioni da portare avanti. Ripartiamo da qui: abbiamo tutti un unico obiettivo. Che l’opera non si fermi e che le aziende possano continuare a lavorare, per il bene non solo del territorio fabrianese ma di tutta la regione. Un’infrastruttura strategica come la Quadrilatero non può e non deve arenarsi».