ANCONA -«Nessun licenziamento nel 2020, uscite volontarie e ricollocazione professionale». Replica così Margherita Distribuzione (la nuova ragione sociale di tutte le attività che in Italia facevano capo ad Auchan) alle polemiche scoppiate nei giorni scorsi sull’operazione di acquisizione del gruppo Auchan Retail.
Era stata infatti annunciato l’esubero di 73 impiegati nelle Marche. «Il piano di “salvaguardia del lavoro” presentato da Margherita Distribuzione a tutto il personale delle sedi “Ex Auchan” di Rozzano e sul territorio nazionale – recita la nota stampa di Margherita Distribuzione – , prevede uscite su base volontaria e incentivata, con l’attivazione di tutti i trattamenti di sostegno al reddito dei lavoratori previsti dalla legge come la Naspi, e interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale. Non sono, quindi, previsti licenziamenti nel 2020».
L’Azienda spiega che nei giorni scorsi ha incontrato i lavoratori delle sedi ex Auchan, compresi quelli di Ancona «per riprendere un “filo diretto” con i propri dipendenti dopo l’acquisizione dell’ex Auchan (oggi “Margherita Distribuzione”) da parte di Bdc (facente capo a Conad ed al fondo Wrm) e per fornire a tutti informazioni corrette ed aggiornate sull’operazione, sullo stato di avanzamento del progetto e sulle prospettive delle attività e delle strutture di sede».
Dagli incontri Margherita Distribuzione fa sapere che sono emerse due indicazioni: «La prima, organizzare bene le attività di ricollocazione; la seconda, definire in fretta i criteri dell’incentivazione per permettere ai lavoratori interessati di fare le loro valutazioni». Intanto l’Azienda ha confermato che gli interventi per la valorizzazione e l’integrazione della rete commerciale ex-Auchan nella rete Conad (per la gran parte, pari a circa il 60% del totale) o in quella di altri operatori di mercato (per la rimanente parte di circa il 40%), «sarà completata entro la prima metà del 2020» e che sarà accompagnata «da misure di “salvaguardia del lavoro”» che «hanno permesso, sino ad oggi e in pochi mesi, di garantire stabilità, continuità di lavoro e un futuro occupazionale a più di 13.000 persone, con il riassorbimento nella sola rete Conad di oltre 2.500 potenziali esuberi».
Riguardo alla situazione delle sedi, l’Azienda ha confermato che, rispetto alle attività sui punti vendita, «sono ridotti i margini e gli spazi di integrazione presso Conad o presso altri operatori, dato che tali attività andranno ad esaurirsi con l’integrazione delle attività di rete in altre reti.
Per dare anche al personale delle sedi ex-Auchan su tutto il territorio nazionale una soluzione, è stato messo a punto, per il 2020, un “piano straordinario” per la gestione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, che prevede l’attivazione di diverse misure» per
per la salvaguardia del lavoro «attraverso interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale presso strutture di sede Conad, presso la rete Conad, presso reti di altri operatori, da sostenere e massimizzare anche con l’attivazione, territorio per territorio (e per Milano e la Lombardia in particolare), di tutti gli strumenti di “politica attiva del lavoro”, lavorando con tutte le Istituzioni coinvolte». La seconda misura è «l’attivazione di un piano straordinario di uscite su base volontaria e incentivata, con accesso dei lavoratori a tutti i trattamenti di sostegno al reddito previsti dalla Legge (Naspi), come già attivato per i Dirigenti.
Margherita Distribuzione fa sapere che «nei primi 4 mesi dell’Operazione (da Settembre 19 a Dicembre 19), hanno già trovato una ricollocazione professionale in Conad (presso strutture di sede o rete) circa 150 lavoratori delle sedi ex-Auchan».
I SINDACATI: «Lavoratori ancora in attesa di risposte»
Insomma secondo l’Azienda «nessun licenziamento». Ma i sindacati bacchettano subito Margherita Distribuzione. «La sede per individuare possibili soluzioni atte a limitare gli impatti occupazionali come stabilisce la legge è l’esame congiunto con il sindacato a livello nazionale che partirà nei prossimi giorni – spiega la segretaria regionale Fist Cisl, Selena Soleggiati – , lì valuteremo ciò che l’azienda di concreto proporrà e vigileremo affinché alle parole seguano i fatti. Di certo per noi marchigiani prioritarie sono le ricollocazioni in funzioni di sede o in subordine di vendita. Il piano straordinario annunciato alla stampa poteva sicuramente essere contrattato in modo più sereno senza le pendenza dei licenziamenti, che seppur a fine percorso restano ad oggi una opzione possibile».
Una posizione condivisa anche dalla segretaria della Filcams Cgil, Barbara Lucchi: «In occasione dell’incontro nazionale l’azienda potrà sicuramente dimostrare fattivamente la coerenza tra le dichiarazioni e i fatti concreti. Restano ancora senza risposte i lavoratori della logistica così come tante e tanti lavoratori dei punti vendita che ad oggi sono ancora in attesa di risposte sul loro futuro occupazionale».
«Mi piacerebbe conoscere a quanto ammonta l’incentivo all’esodo e, soprattutto, cosa succederebbe al dipendente che non ritiene sufficiente tale incentivo – dichiara il segretario regionale Uiltucs Uil, Fabrizio Bontà -. Vorrei capire anche quando si parla di formazione quali sono le modalità.
Sorrido infine nel leggere questa disponibilità di Conad a condividere le decisioni con le parti sociali: finora mi sembra che si vogliano usare i sindacati come meri notai».