FABRIANO – Cercava un confronto europeo, il pilota automobilistico fabrianese Simone Riccitelli, dopo gli ultimi successi nel campionato italiano Gran Turismo (2019 e 2020): e lo ha trovato. Nella prossima stagione, infatti, correrà nella DTM Trophy, circuito di gare con auto “ruote coperte” Gt4 che prenderà il via a giugno da Monza e poi si svilupperà principalmente in Germania.
Il team di Riccitelli sarà il Ceccato Racing di Padova. La macchina, come lo scorso anno, sarà la Bmw M4.
«Per me si tratta di una bella opportunità per mettermi in mostra nel panorama europeo – ci ha detto Simone non appena lo abbiamo contattato: – ho molti stimoli e sono motivatissimo. Sarà una grande sfida e non vedo l’ora di scendere in pista. Voglio ringraziare tutti i miei sponsor per il supporto e il Ceccato Team per la fiducia riposta in me».
«Le nuove avventure non finiscono – dicono dalla Ceccato Racing Team -, siamo pronti a gareggiare con Simone Riccitelli in questo progetto». «La partecipazione al DTM Trophy sarà una nuova sfida anche per il nostro team, perché si tratta della principale serie europea per auto Gt4», ha aggiunto Roberto Ravaglia, il team manager della Ceccato Racing, che da pilota vinse il DTM Championship nel 1989.
Simone Riccitelli, classe 2002, figlio d’arte cresciuto in una famiglia con i motori nel sangue, nelle sue prime tre stagioni di attività sulle quattro ruote si è già tolto diverse soddisfazioni conquistando il titolo italiano Under 25 nel Campionato Italiano Prototipi (2018), poi due titoli assoluti nella serie Sprint del Campionato Italiano Gran Turismo (2019 e 2020). Nel 2021 sarà l’unico pilota con cui il Ceccato Racing Team si presenterà al DTM Trophy.
«Ripeto, per me si tratta di un grande salto e di una grande opportunità – prosegue Riccitelli -. Si tratta di un campionato prestigioso, di alto livello e dove sono presenti le grandi case automobilistiche. Non ci giro tanto intorno, voglio fare bene».
Il format sarà una novità per Riccitelli. «Ogni gara sarà di 30 minuti, con un solo pilota: si parte e si finisce senza fermarsi mai ai box – riferisce il fabrianese: – gare corte, bisogna spingere al massimo, preparando una macchina e una tattica efficace che dia tutto sullo sprint. Sono davvero molto stimolato».