ANCONA – Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha approvato oggi all’unanimità, con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, il bilancio consuntivo 2019 su cui aveva già espresso parere positivo l’organismo di partenariato della risorsa mare il 26 giugno.
Dal bilancio consuntivo, che rendiconta l’amministrazione dei sei porti di competenza dell’Adsp, Ancona-Falconara Marittima, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Pescara, Ortona, emerge un avanzo di gestione di 5,96 milioni di euro. L’Autorità di sistema portuale ha provveduto inoltre, in via prudenziale, ad accantonare risorse per 4,5 milioni di euro per affrontare le minori entrate previste per il 2020 dovute alla contrazione dei traffici per le conseguenze dell’emergenza sanitaria da coronavirus.
Alle entrate del bilancio dell’Adsp hanno contribuito le tasse portuali e di ancoraggio, i canoni demaniali e le autorizzazioni per le operazioni portuali, il traffico passeggeri e automezzi, i progetti europei e i trasferimenti dallo Stato.
«È importante sottolineare – si legge in una nota dell”Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale – che l’incidenza del costo del personale sulle entrate correnti è stata del 22,58%, un valore che sottolinea un’efficiente gestione complessiva dell’Autorità di sistema portuale, equiparabile alle migliori gestioni di imprese private».
Ecco il commento del presidente Rodolfo Giampieri: «Abbiamo registrato nel 2019 un ottimo avanzo di gestione pur davanti a costi importanti degli investimenti dell’Autorità di sistema portuale, un bilancio di una Adsp in salute che ha prudentemente messo a disposizione la somma di 4,5 milioni per rispondere a una ormai sicura diminuzione di ricavi, dovuta al calo dei traffici, conseguenza dell’emergenza sanitaria. L’approvazione all’unanimità del bilancio gratifica lo sforzo compiuto da tutti gli uffici per cercare di contenere i costi senza mortificare gli investimenti infrastrutturali. È il momento ora di affrontare il tema sia della diminuzione ovvia dei ricavi dovuta alle conseguenze a livello mondiale del Covid-19, trovando idee ed energia per la ripresa, sia dell’essere attenti a tutte le indicazioni di legge per sostenere quelle imprese che stanno subendo importanti cali di fatturato, che non possono essere lasciate sole in un momento delicato come questo».