CAMERINO – Mirella Gattari, presidente della Cia Marche, ha visitato La Pasta di Camerino. L’azienda della famiglia Maccari è alla seconda generazione con i fratelli Federico e Lorenzo Maccari che hanno ruoli di responsabilità nell’azienda fondata dai genitori Gaetano e Mara.
«Conoscevo bene i prodotti dell’azienda ma incontrare la direzione e visitare lo stabilimento di produzione è stato molto utile e piacevole – ha detto Gattari – Il territorio montano è fortemente provato dal sisma e, in un recente incontro con il sottosegretario Crimi, ho sottolineato la necessità di ritornare a pensare al territorio come una somma di vari fattori tra cui le persone, le loro vite e le loro storie e invece troppo spesso ci si dimentica di questo».
Che conclude: «È su esempi virtuosi come quelli della famiglia Maccari che possiamo sperare di far ripartire un intero territorio».
Particolarmente interessata alla nuova pasta Hammurabi di grano antico monococco macinato a pietra realizzata e commercializzata sempre con il marchio La Pasta di Camerino recuperata grazie al lavoro con l’azienda sementiera Agroservice e commercializzata da pochi mesi, la presidente della Cia Marche ha anticipato prossime iniziative.
«Stiamo lavorando alla realizzazione di una serie di eventi che punteranno a valorizzare le tipicità agroalimentari del territorio e ho chiesto a La Pasta di Camerino di essere soggetto attivo potendo raccontare una storia imprenditoriale di successo che sta vivendo il passaggio generazionale come un’opportunità e che va sottolineata per il sostegno al comparto agricolo che sta dando, essendo l’unica che garantisce l’utilizzo di ingredienti 100% italiani, grano e uova in nome della qualità e del rispetto degli agricoltori e allevatori, una volta tanto vincitori di fronte alla logica del profitto».
Oggi La Pasta di Camerino ha 71 dipendenti e quasi 18 milioni di euro di fatturato e prosegue il consolidamento nella distribuzione della pasta all’uovo e di semola sul mercato nazionale.