JESI – «Solo costi esterni a monte dell’aumento della tassa rifiuti. Costi disposti da Regione e Ata Rifiuti, dove il Pd domina». È la replica dell’amministrazione Bacci all’affondo del Partito Democratico di Jesi sull’incremento del 9% della tassa rifiuti introdotta con il bilancio di previsione.
«Sorprende che il Pd si sorprenda- dice l’amministrazione- . L’incremento è dettato esclusivamente da costi esterni, come spese per la discarica e per l’ampliamento del porta a porta alle zone industriali, disposti della Regione Marche e dall’Ata Rifiuti dove le scelte sono compiute da organismi in cui è proprio la componente del Pd ad essere dominante e determinante. Ma mettiamo a disposizione volentieri il tabulato della tassa rifiuti applicata dai Comuni della provincia più rappresentativi – quasi tutti a guida Pd: la Tari di Jesi è, con quella di Fabriano, la più bassa in assoluto».
Piazza Indipendenza difende anche la scelta di introdurre l’imposta di soggiorno: «Stupisce che il Pd possa anche solo immaginare che, con l’euro e mezzo in più che si pagherà per una camera, chi transita in zona sceglierà un albergo di un Comune limitrofo anziché uno di Jesi. Non stupisce, invece, che il Pd si dimentichi di dire che i 40 mila euro di gettito previsto, non a carico dei cittadini di Jesi, saranno destinati esclusivamente alla promozione turistica proprio per incrementare le presenze in città».
Conclude la risposta dell’amministrazione: «Da anni alcuni esponenti del Pd puntano il dito contro la nostra presunta incapacità di programmazione, visione, investimento, saper compiere scelte strategiche. Dimenticando che i cittadini ormai non badano più alle chiacchiere, ma sanno guardare e valutare i fatti. Come confermato appena qualche mese fa».