FABRIANO – «La verità: il fatto non sussiste». E ancora. «A loro non resta che il veleno, noi pensiamo a Fabriano con progetti e azioni». Con questi due concetti fondamentali il candidato della coalizione Insieme per Fabriano, Giovanni Balducci, ha inteso iniziare la sua replica a quanto dichiarato questa mattina, 23 maggio, dal Movimento 5 Stelle.
«Oggi assisto all’ennesimo tentativo denigratorio del Movimento 5 stelle fondato su accuse risibili, tentando di coinvolgermi in una diatriba giudiziaria per cui la stessa Procura della Repubblica ha ritenuto di archiviare il tutto. Il reato che mi viene attribuito non sussiste, infatti le indagini non hanno avuto alcun esito e nonostante gli innumerevoli esposti (basati sul nulla), presentati dal M5S contro la mia persona, per l’ennesima volta viene confermata la mia totale estraneità ai fatti da loro paventati».
A testimonianza di ciò, ovvero, «tanto era irrilevante e strumentale l’accusa del Movimento 5 Stelle di Fabriano che la Procura non ha ritenuto neppure di avvisarmi, sentirmi o soltanto disturbarmi, in relazione all’esposto presentato».
In coda, l’attacco basato sulla diversità di comportamento fra la coalizione di Insieme per Fabriano e i grillini. «Non avendo più contenuti, il Movimento 5 Stelle ha deciso di utilizzare gli strumenti della mistificazione e del sospetto tirando per la giacchetta la Procura di Ancona e la Diocesi: noi continueremo a portare avanti una campagna elettorale basata su soluzioni concrete ai problemi della nostra Fabriano».