ANCONA – Il 13 dicembre del 1982, la grande frana colpì la zona nord della città: Posatora, Fornetto, Palombella… 35 anni dopo, sono previsti importanti interventi per quell’area. Il sindaco Valeria Mancinelli, ricordando quel drammatico giorno, ha annunciato che lunedì 18 dicembre sarà a Roma per firmare il contratto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che porterà ad Ancona oltre 12milioni di euro. Il Comune dorico infatti è risultato tra i vincitori del “Bando per le periferie” e ciò permetterà di realizzare una serie di interventi nella fascia relativa alla grande frana, per la quale -con l’attuazione del progetto Lungomare nord– sarà ampliato anche il sistema di monitoraggio h24, gestito dal Comune di Ancona.
«Questo sistema costituisce una delle eccellenze nelle esperienze della Pubblica Amministrazione. Vengono da tutta Europa per studiarne le caratteristiche tecniche e scientifiche: non solo funziona ma sarà anche ampliato- dichiara il sindaco Mancinelli-. Con il cosiddetto progetto lungomare Nord e il riempimento ai piedi della frana verrà esteso il monitoraggio anche alla fascia stradale e ferroviaria finora, invece, escluse e quindi si amplierà il sistema dell’early warning e del suo raggio di azione, aumentando la capacità di garantire sicurezza e prevenzione in tutta quella zona».
Per quanto riguarda invece il bando per la riqualificazione delle periferie, i progetti prevedono il risanamento dell’area ex birra Dreher, la riqualificazione e il completamento dell’ex Fornace Verrocchio, che sarà trasformata in capolinea degli autobus extraurbani con un maxi parcheggio di circa 300 posti al servizio della stazione; interventi nel quartiere Archi.
«Siamo in un periodo in cui stanno maturando circostanze molto positive per portare a compimento il risanamento e, nello stesso tempo, la riqualificazione, la rinascita di una parte dei quartieri che su quella zona insistono, ovvero la cosiddetta periferia nord della città- afferma il sindaco Mancinelli -. Da un lato il progetto del Lungomare nord e il riempimento ai piedi della frana. Non è più un’idea soltanto, bensì un contratto concreto che abbiamo sottoscritto con il Ministero Infrastrutture, con la Ferrovie, con la Regione Marche e Autorità Portuale. Prevede la realizzazione dell’opera di interramento e porterà sicuramente un beneficio in termini di stabilizzazione del fenomeno franoso e, allo stesso tempo, creerà lo spazio per quello che è l’ormai noto lungomare Nord di Ancona. Dall’atra parte, il bando per la riqualificazione delle periferia nord».