OSIMO – La maggior parte dei Comuni della provincia di Ancona e delle Marche non hanno ancora adottato il Peba-Piano di eliminazione delle barriere architettoniche previsto per legge. La denuncia arriva dall’Associazione Luca Coscioni di Ancona, che ha inviato mesi fa una lettera di diffida a tutti i comuni marchigiani inadempienti, senza peraltro ricevere risposta se non in pochi sporadici casi, tra cui Cupramontana che ha adottato il piano lo scorso 2 luglio. «Tutti gli altri comuni tra cui Ancona, Pesaro, Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono omertosi – spiega Renato Biondini, segretario dell’associazione Luca Coscioni di Ancona -. Cogliamo l’occasione per stigmatizzare e denunciare il comportamento di questi comuni che non si degnano neanche di rispondere ad una richiesta per il rispetto della legge, alla faccia dello stato di diritto, del rispetto delle regole, al rispetto dei diritti di tutti i cittadini e in particolare dei diritti delle persone con disabilità».
Il Peba è uno strumento di programmazione urbanistica che tutte le pubbliche amministrazioni dovevano adottare, in base alla legge 41 del 1986, fin dal 1987.
Nella Provincia di Ancona solo il comune di Loreto, tra i più virtuosi su questo tema, ha adottato il piano nel 2017, mentre più recente (2 luglio) è l’adozione da parte di Cupramontana. Fabriano ha annunciato che realizzerà il Peba in tre stralci funzionali progressivi, interamente con risorse interne al Comune di Fabriano.
Anche Castelfidardo e Jesi – secondo quanto riportato dall’Associazione Luca Coscioni – si stanno adoperando per adeguarsi alla normativa. Ad Osimo, fa sapere il sindaco Simone Pugnaloni, «la giunta su richiesta del gruppo consiliare Pd sta lavorando per la redazione del piano urbano di mobilità sostenibile nel quale inserire anche il PEBA, da adottare prima della fine del mandato amministrativo, nel frattempo sono previsti investimenti per abbattere barriere architettoniche alla scuola d’infanzia di San Sabino e del Borgo».