FABRIANO – «Attenzione a Campli: hanno cambiato molto, sono giovani, ma se li lasci giocare possono essere pericolosi. Per cui dovremo affrontare la partita con la consueta determinazione». A parlare è il capitano della Ristopro Fabriano, Filiberto Dri, in vista della trasferta in terra abruzzese prevista per domenica 14 ottobre (PalaBorgognoni di Campli, ore 18) dove i biancoblù saranno accompagnati da un pullman di sostenitori (per le ultime iscrizioni contattare il 328 7844311).
Il caffè con Dri è anche l’occasione per una chiacchierata a tutto tondo con uno dei pochi confermati della scorsa stagione (gli altri due sono Lorenzo Monacelli e Devis Cimarelli).
Tra l’altro, Filiberto, quest’anno hai assunto anche i gradi di capitano della squadra…
«Una cosa che mi ha fatto enormemente piacere, che mi stimola e mi riempie di orgoglio. Perché per Fabriano il basket è sempre qualcosa di particolare, si sente la voglia di andare al palazzetto la domenica, è una piazza che ha una storia alle spalle ed entrare a farne parte è molto gratificante. Così come piacevole è scendere sul parquet prima della partita e vedere la tribuna piena. Come domenica scorsa a Recanati, campo “neutro” a un’ora e mezza da Fabriano, ma in settecento sono venuti a sostenerci. Sono cose che un giocatore le apprezza».
A proposito di domenica scorsa: esordio stagionale in serie B vincente per la tua Ristopro, 62-58 sul Giulianova. Un commento?
«È stata una partita combattuta. E io credo che ci sia servita per quando ci troveremo in altri momenti difficili. Forse potevamo chiuderla prima, avremmo dovuto essere un po’ più cinici, ad esempio nel secondo quarto quando siamo arrivati a +12. Abbiamo sbagliato troppi contropiede. Tutte cose che si possono migliorare. Non dimentichiamoci, comunque, che abbiamo affrontato Giulianova che è un avversario valido, molto ben allenato da coach Ciocca, con giocatori di rilievo come Ferraro, Ricci e Cardellini, tanto per citarne alcuni. Insomma, dai, è stato importante rompere il ghiaccio in maniera positiva».
Continuiamo a parlare della Ristopro Fabriano, una squadra molto rinnovata rispetto all’anno scorso. Siete insieme ormai dal 20 agosto: che idea ti sei fatto del team in questo iniziale periodo?
«Io credo che di talento ne abbiamo ed è diffuso in molti giocatori. E questo ci consente di avere vari protagonisti ogni partita. O addirittura in diversi momenti all’interno di una singola partita, proprio come accaduto contro Giulianova. Detto ciò, il fatto di essere una squadra tutta nuova richiede ovviamente del tempo per oliare bene i meccanismi di gioco. In molti, ad esempio, eravamo abituati ad avere molto il pallone in mano gli anni scorsi, ora dobbiamo distribuirci le responsabilità e fare in modo che essere in tanti diventi un valore aggiunto per noi. Forse servirà un po’ di tempo per trovare la chimica giusta, ma ci stiamo allenando bene fin dalla preparazione, tutti seguiamo con attenzione il coach, in allenamento nessuno si tira mai indietro, per cui penso che pian piano troveremo la chimica giusta e scompariranno gli alti e bassi all’interno della partita».
A questo punto la domanda nasce spontanea: in quale fascia di valore pensi che si possa collocare la Ristopro Fabriano in questo girone di serie B?
«Difficile dirlo… Io credo che sia un campionato molto equilibrato, con San Severo forse più attrezzata della altre. Come ha detto coach Fantozzi, noi l’obiettivo ce lo porremo strada facendo, giocando con la voglia di vincere partita dopo partita e cercare di percorrere più strada possibile. Sarà anche un campionato impegnativo, senza pause e con trasferte molto lunghe, penso a Lamezia, Catanzaro, Nardò… Quello che posso promettere ai nostri sostenitori e che noi sul parquet daremo sempre il massimo: quando usciremo dal campo, anche se si perde, dovremo aver dato tutto. Quantomeno per ripagarli del loro affetto».