FABRIANO – «Ho appreso con serenità la decisione della Janus Fabriano di non proseguire il rapporto insieme anche in futuro: dal mio punto di vista infatti il lavoro svolto sulla panchina biancoblù è stato positivo, avendo raggiunto tutti gli obiettivi che erano stati fissati».
A parlare è coach Alessandro Fantozzi, all’indomani della comunicazione della Janus Fabriano che non sarà più lui l’allenatore della squadra cartaia nel prossimo campionato 2019/20 in serie B.
«Dal punto di vista sportivo sono contento di quanto fatto nel campionato appena concluso – dice il tecnico livornese – L’obiettivo erano i playoff e lo abbiamo raggiunto al termine di una stagione in cui siamo sempre stati nelle zone alte della classifica, terminando al terzo posto. Ai playoff siamo usciti a testa alta contro una squadra forte come Napoli, che attualmente in semifinale sta dimostrando tutto il suo valore trovandosi sul 2-2 nella serie con Palestrina, pur giocando senza il play Guarino, che si è infortunato.
Insomma, non ho nulla da rimproverarmi e sono contento del lavoro svolto dall’intero staff tecnico e dai giocatori, tanto da aver raggiunto il risultato più alto nella storia della Janus. Evidentemente la dirigenza non ha fatto valutazioni altrettanto positive, scegliendo di non continuare il rapporto, sono cose che ci stanno e che conosco del nostro mondo. Mi dispiace soltanto di non aver avuto modo, al termine della stagione, di confrontarmi con la società su queste valutazioni».
Coach Fantozzi conclude ricordando questi 14 mesi alla guida della Janus Fabriano, durante i quali ha conquistato 22 vittorie su 35 partite.
«È stato un periodo bellissimo, in continua ascesa – dice – Siamo partiti sul finire della stagione 2018 da una situazione che definire disperata è un eufemismo, compiendo una autentica impresa nel salvarci. In questo campionato, come detto, abbiamo letteralmente capovolto la classifica arrivando terzi. Sono stati quattordici mesi molto belli, durante i quali, oltre ai risultati, ho avuto moto di legarmi alla città e ai tifosi, in particolare al gruppo degli “Immaturi”, ricevendo numerosi attestati di stima. Come diceva il mio ex coach Alberto Bucci, alla fine sono le persone quelle che contano e i legami stretti».