FABRIANO – La Ristopro Fabriano, che non gioca dal 23 dicembre (vittoria interna con Civitanova), vede all’orizzonte il ritorno sul parquet per la quinta partita stagionale di serie B, domenica 10 gennaio in casa contro Giulianova (PalaGuerrieri, ore 18, match a porte chiuse, diretta a pagamento su Lnp Pass).
Tre vittorie e una sconfitta per i cartai di coach Lorenzo Pansa finora. «La squadra – commenta il presidente della Ristopro Fabriano, Mario Di Salvo – è stata costruita per essere ai vertici della classifica, quindi questo buon inizio non mi sorprende. Bisogna fare i complimenti al coach e ai ragazzi perché lavorare in un contesto così, con le problematiche che abbiamo avuto legate alle positività di tre ragazzi e agli infortuni, non è facile; siamo fortunati perché, oltre che ottimi giocatori, sono tutti dei bravi ragazzi con tanta voglia di lavorare e mettersi in gioco».
Il “patron” biancoblù, però, non dimentica di porre in evidenza tutte le problematiche legate a questa stagione molto particolare dovuta alla pandemia di Coronavirus. «Tutto si è fermato – dice. – Noi siamo passati da un PalaGuerrieri con quattromila persone a un impianto con zero spettatori per via delle restrizioni; quello che stiamo vivendo è uno dei momenti più bui che la nostra società e il nostro gruppo dirigenziale abbia mai attraversato. Ovviamente non parlo a livello di risultati, ma di tante altre cose, dal calore della gente che ti aiuta nei momenti no e ti regala le emozioni, alle difficoltà legate a mancati incassi dal botteghino e giustamente da sponsor che non stanno attraversando un momento roseo. Un immenso grazie va dunque a chi, pur tra mille problematiche, non ci ha voltato le spalle; sia ai tifosi che alle aziende che hanno continuato a sostenerci e a starci vicini. Oggi ogni singolo gesto assume un’importanza grandissima: grazie a chi ci scrive, grazie a chi continua a parlare di basket tenendo accesa questa passione e grazie a chi dimostra il proprio affetto ogni qualvolta gli è possibile».
Il presidente non evita di ammettere, tra l’altro, che «se avessimo saputo prima che sarebbe stata un’annata così, avremmo costruito la squadra in maniera diversa».
Ad ogni modo si cerca di guardare avanti con fiducia. «Spero che presto tutto questo finisca, per riprendere le nostre vite normalmente, per tornare ad abbracciarci, per ridare una boccata d’ossigeno all’economia e per poter far sentire gli applausi a questi ragazzi, perché se li meritano. Mi auguro che almeno per i play-off si torni alla normalità, ci sia nuovamente l’attesa per la partita, il viverla insieme e le emozioni che solo con il pubblico si possono provare. Non vedo l’ora di rivedere il PalaGuerrieri pieno e rivivere le emozioni che questo riesce a trasmettere».