FABRIANO – A volte un “clic” racconta molto più di mille parole. È il caso della foto che vedete qui sopra, la straordinaria grinta di Emiliano Paparella dopo una delle triple con cui la Ristopro Fabriano ha steso la Unibasket Pescara (77-62), il pubblico in piedi a festeggiare il grande momento che sta vivendo la formazione cartaia, che ha raggiunto proprio gli abruzzesi al terzo posto nella classifica di serie B a quota 34 punti. La simbiosi che si sta creando fra tifosi e squadra è davvero notevole.
«Prima di tutto mi sento di dire grazie al fotografo Marco Teatini, perché fa sempre degli scatti spettacolari che immortalano le nostre giocate migliori – esordisce così Emiliano Paparella, 18 punti a bersaglio nella vittoria di ieri. – Era una bella partita da giocare, contro una squadra forte, ero carico. Nel primo tempo al tiro non ero andato tanto bene, ma sono rimasto sereno e tranquillo: quando ho messo quella tripla in un momento cruciale dell’incontro ho scaricato tutta la grinta e la voglia di vincere».
Eccellente, nel complesso, è stata la prova di squadra della Ristopro Fabriano, che ha avuto un utile contributo da tutti i giocatori mandati sul parquet da coach Alessandro Fantozzi.
«È stata una grandissima partita – prosegue Paparella – e vincere è stato importante per cercare di rimanere nelle prime quattro posizioni, ora che mancano solo quattro partite al termine della “regular season”. L’atteggiamento di tutta la squadra è stato ottimo».
Oggi, come sempre, giorno di riposo. Da domani, martedì, si torna in palestra per iniziare già a pensare al prossimo avversario, ovvero la capolista San Severo, da affrontare in trasferta domenica 31 marzo.
«Sarà un’altra bella partita da giocare – dice Paparella – del resto come un po’ tutte in questo periodo, come quella che abbiamo giocato ad Ancona, o quella di ieri con Pescara. Affronteremo la fortissima capolista, che finora ha perso una sola partita, ma proveremo sicuramente a portarla a casa: stiamo attraversando un bel momento e andremo a San Severo senza paura».