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Basket, la Ristopro Fabriano accoglie Papa: «Salta, Francesco, salta!»

Il simpatico omonimo del pontefice Bergoglio è pronto a mettere la sua energia al servizio del team cartaio: «Le mie caratteristiche sono esplosività, atletismo e rapidità»

Francesco Papa, nuovo giocatore della Ristopro Fabriano, questa settimana si è allenato al PalaGuerrieri (foto di Marco Teatini)

FABRIANO – Prima settimana di allenamento individuale al PalaGuerrieri per il nuovo “lungo” della Ristopro Fabriano, il venticinquenne Francesco Papa, abruzzese ex Cesena (10,4 punti e 8,2 rimbalzi nell’ultima stagione romagnola) di 198 centimetri.

È l’occasione giusta per conoscerlo meglio. Anche perché farlo indirettamente, cioè attraverso qualsiasi motore di ricerca, risulta essere un’impresa assai ardua… ad ogni digitazione escono fuori solo informazioni sul “pontefice” Jorge Mario Bergoglio: una omonimia su cui lo stesso giocatore ama scherzare.

«Quando ho ricevuto la chiamata della Ristopro Fabriano, non ho avuto dubbi – racconta Papa – trattandosi di una società che già lo scorso anno mi aveva fatto una buonissima impressione per serietà e compattezza. Inoltre, so bene che quello fabrianese è un pubblico caloroso e che ci tiene al basket: già in questi primi giorni ne ho avuto dimostrazione. Sono molto contento».

Papa passa poi a descriversi come giocatore. «Le mie principali caratteristiche sono esplosività, atletismo e rapidità – dice di se stesso -. Il mio playmaker dello scorso anno a Cesena, Battisti, mi diceva sempre: “tu devi pensare a correre, prendere i rimbalzi e saltare”. Insomma, sono un giocatore atletico».

In verità Papa sa fare molto altro sul campo da basket… E ben se lo ricorda la Ristopro Fabriano in uno dei pochi match persi lo scorso anno, proprio a Cesena il 25 gennaio, quando il buon Francesco oltre ai “canonici” 10 rimbalzi catturati, infilò ben 16 punti. 

Dal canto suo, ribadisce la propria filosofia: «Un rimbalzo in più è meglio di un punto in più»

Allenamento individuale al PalaGuerrieri per Francesco Papa insieme al preparatore atletico Eros Biagioli (foto di Marco Teatini)