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Ristopro Fabriano: «Chi ha lanciato quelle bottigliette non venga più al palasport»

Il PalaGuerrieri squalificato per due giornate, la società condanna quanto accaduto: «Danno non solo economico, ma all’immagine di un’intera piazza». Presentato comunque ricorso, sperando almeno in una riduzione. Altrimenti la squadra dovrà giocare i play-out salvezza a più di 80 km da Fabriano

Il fallo su Dri, a partita praticxamente finita e vinta, che ha scatenato il caos dietro la panchina di Nardò

FABRIANO – «Come società intendiamo condannare fermamente e con durezza il gesto incivile del lancio di bottigliette di acqua verso la panchina ospite (occupata dalla squadra di Nardò, nda)», avvenuto all’ultimo minuto della partita di domenica 22 aprile, per la cronaca vinta dai cartai per 93-85.

La Janus Fabriano, dunque, attraverso un comunicato interviene ribadendo il proprio disappunto di fronte a quanto accaduto, che ha comportato la sanzione disciplinare stabilita dal giudice sportivo di due giornate di squalifica al PalaGuerrieri con la motivazione di «lancio di oggetti contundenti verso la panchina ospite, con conseguente intervento delle forze dell’ordine e sospensione temporanea della gara».

Squalifica che costringerà la squadra di coach Fantozzi a disputare sempre lontano da Fabriano i play-out per la salvezza contro l’Udas Cerignola. Una grossa ingenuità davvero, tra l’altro al termine di una partita già vinta e che non contava nulla ai fini della classifica.

«Abbiamo sempre ritenuto che le domeniche al palas debbano essere un evento e un’occasione di sano divertimento con l’orgoglio di sostenere i nostri colori – prosegue il comunicato della società. – Tutto quanto avvenuto, specialmente nella seconda parte del campionato, ha però superato certi limiti, creando un danno non solo economico alla società ma crediamo anche all’immagine di un’intera piazza che invece dovrebbe essere unanimemente riconosciuta per il suo grande calore e passione per questo magnifico sport».

Il riferimento della società è dunque, oltre che alla squalifica di domenica, anche ai numerosi provvedimenti disciplinari di cui è stato oggetto il pubblico fabrianese per le intemperanze in particolare nel girone di ritorno, che hanno contribuito a far vestire Fabriano della “maglia nera” di piazza più multata del campionato con otto sanzioni per un ammontare di 3.362 euro. Per fare un confronto, ad esempio, dall’altro capo di questa classifica di “virtuosità” ci sono Perugia con una sola multa (200 euro), Civitanova (212 euro) e Senigallia (347 euro) con due.

L’apice di quanto accaduto domenica, poi, «ha comportato una sanzione durissima nei confronti della società, della squadra e dei tanti tifosi appassionati che sono comunque la maggioranza – dice ancora il comunicato, che poi prosegue così: – La società si riserva ogni azione possibile a propria tutela contro i responsabili di tali deprecabili atti che hanno contribuito a portare un danno di immagine, sportivo ed economico. Persone che gradiremmo non vengano più al palasport. Invitiamo tutti i nostri tifosi a starci vicino in questa fase decisiva della stagione, tenendo un comportamento consono, degno e che onori la tradizione cestistica fabrianese».

La Janus Fabriano conclude infine informando che avverso la squalifica del campo per due giornate «sarà presentato un ricorso entro i termini stabiliti delle ore 12 di martedì 24 aprile; in caso di non accoglimento, gara-2 contro Cerignola dovrà essere giocata in un campo da gara distante almeno 80 chilometri da Fabriano».

Il tasto su cui potrebbe far gioco il ricorso è che la partita in effetti non è stata sospesa, ma si è fermata solo qualche secondo mentre l’arbitro Mirko Picchi ha chiesto allo speaker di comunicare al pubblico di smettere di lanciare oggetti, come si vede dalle immagini.