FABRIANO – Ci scuseranno il bomber Fabrizio Gialloreto (27 punti con 5/9 da tre) e il sempre valido Filiberto Dri (16 punti), le cui performance sono state eccellenti nella vittoria conquistata ieri – domenica 11 marzo – dalla Ristopro Fabriano sul Teramo per 79-71, ma nell’economia del successo biancoblù stavolta sembra quantomai doveroso mettere in evidenza anche le prestazioni di Joseph Vita Sadi, Lorenzo Monacelli e Sergio Quercia.
Tre ragazzi, tre storie diverse, accomunate da un comun denominatore: negli ultimi due mesi tutti e tre, per un motivo o per l’altro, sono rimasti in secondo piano. E una volta ritornati protagonisti, ieri, hanno dato un grande contributo al ritorno al successo della Ristopro Fabriano. Con umiltà, impegno e dedizione alla causa tipici dei “gregari” (il termine non venga inteso come negativo). Per questo, nel titolo, abbiamo scomodato il film di Elio Petri: a volte, è proprio vero, “la classe operaia va in paradiso”.
Joseph Vita Sadi, centro “basso” ma di gran potenza fisica, classe 1997 in prestito dall’Aurora Jesi, fino a tutto dicembre è stato il primo cambio dei lunghi. Quando la Ristopro a inizio gennaio è tornata sul mercato per irrobustire l’organico, giocoforza il suo impiego è calato ad appena 3 minuti di media. Ma lui non si è scomposto. E non appena ieri sera coach Daniele Aniello, con Bruno gravato di falli precoci, lo ha mandato sul parquet all’inizio del secondo quarto sul -12 (e soprattutto con 28 punti subiti in appena dieci minuti), il buon Vita Sadi ha alzato improvvisamente l’asticella dell’energia difensiva e a rimbalzo del team fabrianese, trascinando anche i compagni verso una graduale rimonta. Il suo fatturato a fine partita parla di 12 punti e 7 rimbalzi in 17 minuti, con 6/8 ai liberi e 3/3 da due. Ovviamente, la sua miglior partita stagionale. «Sono molto, molto contento – ci risponde Joseph, ancora sorridente il giorno dopo ripensando alla sua buona performance. – Ero desideroso di aiutare squadra, per cui durante la partita ho cercato di dare sempre il massimo. Il periodo in cui sono stato meno utilizzato? Sono rimasto concentrato, aspettando il momento e l’occasione giusta e sono felice che il coach mi abbia dato fiducia. Ho voglia di continuare a far bene e spero si poter disputare altre partite così». Ora il calendario propone un’altra partita in casa alla Ristopro: domenica 18 marzo al PalaGuerrieri arriverà la fortissima capolista San Severo. «Come si dice, dovremo dare il centodieci per cento – conclude Vita Sadi – a cominciare dall’allenamento di domani, martedì, per preparare al meglio la gara».
Lorenzo Monacelli, play di Gualdo Tadino, anche lui classe 1997, è arrivato a Fabriano i primi di gennaio e alla seconda partita in biancoblù, il 14 gennaio, si è procurato un brutto infortunio alla mano sinistra su un fallo scomposto dell’avversario Crusca, mentre eseguiva un terzo tempo in contropiede. Non toccava campo, quindi, da quasi sessanta giorni. Ma, vista l’assenza del regista titolare Bugionovo (anche lui infortunato), il grintoso Lorenzo ha dovuto affrettare i tempi di recupero e, contro Teramo, si è sobbarcato praticamente da solo gli oneri della regia: 31 minuti e 4 punti per lui. «Nelle gambe non avevo molto ritmo e la mano non è ancora al top – ci ha detto Monacelli nel dopo gara – ma questa partita era troppo importante vincerla e, nonostante fossero due mesi che non giocavo, ho messo al primo posto impegno e intensità». Elementi che, negli ultimi due minuti, gli hanno fruttato due palle recuperate importantissime che hanno contribuito al successo biancoblù. «Quei due recuperi sono anche il frutto dell’atmosfera che c’era al PalaGuerrieri e della grande energia che ci hanno dato i nostri duemila tifosi, energia che tutti noi abbiamo messo in campo – risponde Lorenzo, che poi guarda avanti: – devo ritrovare una condizione migliore in vista delle prossime partite e, nello stesso tempo, mi auguro che quanto prima torni disponibile anche Bugionovo, il cui contributo è molto importante».
Sergio Quercia, classe 1980, è una delle ultime bandiere rimaste della pallacanestro fabrianese. Dopo la scomparsa del Fabriano Basket nel 2008, per due volte ha contribuito a riportare le squadre cartaie in serie B (nel 2011 con la Spider e lo scorso anno con la Janus), accumulando promozioni a iosa nel suo lungo palmares personale con la maglia della propria città. A gennaio, quando la Ristopro è tornata sul mercato, Quercia è uscito dai dodici convocati (possono andare a referto solo sette “senior” per regolamento). E non deve essere stato facile per un giocatore abituato a stare in campo, in carriera, più o meno trentacinque minuti di media, seppur in serie C. «Con la cessione di Jovancic sono rientrato nella rotazione e ieri avevo la cattiveria giusta per cercare di aiutare i miei compagni – dice “Sergione”. – Era molto importante tornare a vincere, anche per il morale, in vista dello sprint finale per la salvezza». Il suo tabellino parla di 16 minuti in campo, 5 punti con una tripla e un canestro da manuale confezionato con una tecnica d’altri tempi, due rimbalzi, un recupero e una buona difesa. «Credo che sia quello che mi si chieda, anche se non è facile ritrovare sùbito il ritmo partita – prosegue Quercia. – In questo momento della stagione abbiamo bisogno del massimo contributo da parte di ogni elemento, pensare a vincere e a salvarci». La Ristopro è ora al quart’ultimo posto con 18 punti. «Sarà importante continuare a giocare come abbiamo fatto ieri, con l’obiettivo di tenerci dietro Cerignola (che si trova a quota 16 punti, nda), per avere ai play-out il vantaggio del campo», conclude Quercia.