ANCONA- Via gradualmente i prodotti in plastica monouso nelle sedi del Comune di Ancona, anche quelli legati alla vendita per mezzo di distributori automatici, e in tutti i servizi ed eventi organizzati e/o patrocinati dal Comune. È stata approvata all’unanimità in V Commissione, la mozione del Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle a firma di Daniela Diomedi, Andrea Vecchietti, Annarita Sordoni e Lorella Schiavoni. La mozione, che dovrà essere votata in Consiglio Comunale, ha come obiettivo sia l’adesione alla campagna lanciata dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa denominata “Plastic Free Challenge”, sia la predisposizione, da parte del Sindaco e Giunta, di ogni azione necessaria perché nelle sedi del Comune di Ancona, e in tutti i servizi ed eventi organizzati e/o patrocinati dal Comune stesso, vengano gradualmente eliminati tutti gli articoli in plastica monouso.
«Migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo dipende da noi, cittadini ed amministratori» commentano i consiglieri pentastellati.
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha lanciato la sfida “Plastic Free Challenge”, ponendo come primo obiettivo quello di liberare dalla plastica, a partire dagli articoli monouso, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare entro il 4 ottobre 2018. L’appello è poi stato esteso agli altri Ministeri e a tutte le Istituzioni; le Regioni, le Province, le Città Metropolitane, i Comuni e tutti gli Enti pubblici.
Nel testo della mozione viene sottolineato inoltre che «la Commissione europea ha recentemente emanato una serie di disposizioni per mettere al bando la plastica monouso e che l’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo ha recentemente deciso di mettere al bando, a partire dalla prossima legislatura (giugno 2019) le bottigliette di plastica dagli edifici dell’Eurocamera di Bruxelles e Strasburgo».
Inoltre, si legge nel documento, «secondo un nuovo rapporto redatto dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), solo il 15% plastica viene raccolta e riciclata, il 25% viene avviato a recupero energetico, mentre il 60% finisce in discarica, abbandonato o bruciato all’aperto. Nel rapporto sulla gestione dei rifiuti 2017 della Regione Marche, risulta che su 314 kg di rifiuti differenziati prodotti per abitante, 16.5 kg per abitante consistono in plastiche (dati ISPRA 2017)».