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Bilancio a Osimo, le perplessità dell’opposizione

Il Movimento cinque stelle e il gruppo consiliare delle Liste civiche dicono la propria su tariffe e investimenti approvati a Osimo

Il Consiglio in videoconferenza
Il Consiglio comunale di Osimo in videoconferenza

OSIMO – Nella seduta del Consiglio comunale del 12 aprile a Osimo è stato approvato un grande Piano triennale delle opere pubbliche, votato quasi all’unanimità da tutto il civico consesso riunito online. Le opposizioni hanno espresso ai microfoni le proprie posizioni.

Il dibattito è partito dalle tasse. La consigliera Caterina Donia del Movimento 5 stelle ha detto: «Abbiamo approvato le aliquote delle addizionali comunali all’Irpef, oltretutto invariate rispetto all’anno precedente, poiché la pandemia ha causato una inevitabile contrazione dei redditi e ciò si ripercuoterà in un minor gettito di imposte nell’erario comunale. La soglia di esenzione delle addizionali comunali all’Irpef è di 13mila euro e, purtroppo, molti saranno i redditi che, a causa della crisi che stiamo attraversando, non riusciranno neppure a superare tale soglia. Non abbiamo votato favorevolmente per l’applicazione delle aliquote Imu, adottate nella stessa misura del precedente anno di imposta, perché è impensabile che tutti i contribuenti riescano a rispettare le prossime scadenze Imu e, soprattutto, le attività economiche in difficoltà e rimaste chiuse durante i periodi di chiusura generalizzata. Abbiamo dimostrato il nostro disappunto in merito all’approvazione del Dup e del bilancio di previsione 2021-2023. Un bilancio preventivo che non tiene conto degli effetti della Tari, che dovrà essere applicata secondo le tariffe Arera, e che presenterà un aumento percentuale non inferiore al cinque per cento rispetto al precedente anno».

Per quanto riguarda, invece, l’ambizioso piano delle opere da eseguire, tramite l’accensione di mutui, il Movimento 5 stelle invita l’amministrazione a fare una scelta oculata per la realizzazione della nuova biblioteca comunale: «Avendo a cuore le sorti dell’Istituto Campana, non possiamo accettare che l’attuale biblioteca dell’istituto venga depotenziata per un analogo progetto. Il Comune ha molti locali da utilizzare o ristrutturare e non possiamo avallare l’acquisto di un altro immobile a spese di tutta la collettività».

Il gruppo consiliare delle Liste civiche, tramite la capogruppo in Consiglio Monica Bordoni, afferma: «C’è poco da essere soddisfatti se l’Imu, la Tari, l’addizionale comunale Irpef sono rimaste le aliquote di una ordinaria amministrazione e non ci si è avvalsi della facoltà di una loro diminuzione o addirittura di un loro azzeramento. C’è poco da essere soddisfatti di fronte ad un mancato potenziamento delle spese per il sociale, per l’assistenza domiciliare, per le spese inerenti i servizi a domanda individuale come le mense scolastiche. Seppur eliminato il costo fisso, di fatto la tariffa finale risulta aumentata. C’è poco da essere soddisfatti se non viene fatto un potenziamento di mezzi sul trasporto scolastico, al fine di garantire il regolare distanziamento dovuto per il contenimento della diffusione della pandemia. C’è poco da essere soddisfatti se non si posticipa fino alla fine dell’anno l’esenzione dell’occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi, per gli ambulanti. E’ stato scritto un libro dei sogni, un copia e incolla di quello degli anni precedente, non considerando la straordinarietà del momento quindi lontano dalla visione di crescita del territorio».

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