OSIMO – Dai dati del primo trimestre 2017 risulta che l’utenza morosa del Gruppo Astea riesce a saldare meglio le bollette pregresse. Se da un lato sono incrementati i distacchi, dall’altro sono aumentate anche le riattivazioni. Confrontando i dati complessivi delle utenze di acqua, luce e gas del 2016 e quelli del primo trimestre 2017 non ci sono dubbi. Nello specifico nel 2016 le sospensioni di fornitura per morosità sono state mille e 875 e nei primi tre mesi del 2017 sono state 678. Con una proiezione e prendendo questo dato come media dei prossimi trimestri, il numero di sospensioni sembrerebbe in aumento ma in realtà nel trimestre estivo il dato cala vistosamente. Da contraltare poi c’è il numero delle riattivazioni delle utenze che è cresciuto in maniera esponenziale: nel 2016 le riattivazioni per avvenuto pagamento o rateizzazioni sono state mille e 474 mentre finora nel 2017 sono state già 534. A confermarlo anche il numero delle rateizzazioni sottoscritte: sono state mille e 177 nel 2016 e 487 nel primo trimestre di quest’anno: il dato di fine 2017, mantenendo questa media, sarebbe più alto. I dati si riferiscono sia alle utenze domestiche che a quelle industriali che pesano però con una percentuale del 15-20 per cento.
«I numeri possono essere soggetti a diverse interpretazioni e vanno letti anche in base al numero degli utenti Astea che sono 70mila per il servizio idrico, circa 35mila per il gas naturale e 30mila quelli elettrici – commenta il direttore generale Massimiliano Belli -. Per il Gruppo Astea sono comunque dati positivi perché vengono avviate più rateizzazioni per mantenere attiva l’utenza senza incancrenire la situazione, così la società riesce a recuperare meglio il credito vantato nei confronti dei morosi, senza pesare troppo sugli stessi. Le sospensioni delle forniture per morosità vengono sempre precedute da comunicazioni in bolletta, raccomandate di preavviso e telefonate ai recapiti telefonici se disponibili. Per quanto riguarda l’acqua, che pesa in maniera minore rispetto a luce e gas, per le utenze domestiche non c’è mai il distacco. Per legge bisogna garantire un minimo di 50 litri per abitante giornalieri ma Astea applica una riduzione del flusso assicurando comunque all’utenza morosa almeno 200 litri al giorno».