ANCONA – Punta a ridurre l’impatto dell’inflazione e dei rincari, il bonus da 200 euro che sarà erogato a una platea di 28 milioni di italiani nella busta paga di luglio. La misura, introdotta dal Governo con il decreto Aiuti, interesserà diverse categorie di persone: dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati i quali percepiranno il bonus in modalità una tantum (solo una volta) con l’obiettivo di «fornire liquidità alle famiglie in un momento storico come quello contemporaneo, dove i rincari sono diventati evidenti e in alcuni casi insostenibili», evidenzia la consulente del Lavoro Chiara Carletti componente del Centro Studi dei Consulenti del Lavoro di Ancona.
Chi può ottenere il bonus
Il bonus da 200 euro spetterà a dipendenti (inclusi gli stagionali), autonomi, pensionati con «un reddito annuo pari o inferiore a 35.000 euro, comprensivo di tutti i redditi eccetto quelli legati ad abitazione, pensione di invalidità, assegno unico, Tfr ed altri emolumenti arretrati soggetti alla tassazione separata», spiega la consulente del lavoro.
«Fra i destinatari – aggiunge – troviamo inoltre i disoccupati che stanno ricevendo la Naspi o la Diss coll, i percettori del reddito di cittadinanza, oltre che quei lavoratori che , nel mese di Giugno, saranno posti in cassa integrazione a zero ore. A questi si aggiungono anche colf e badanti».
Come e quando verrà erogato
«Allo stato attuale sappiamo che per i lavoratori dipendenti già con la retribuzione di giugno il bonus verrà erogato, – spiega Carletti – mentre per i pensionati, i percettori di Naspi e Discoll e del reddito di cittadinanza, si dovrà aspettare luglio. Le colf e le badanti che avranno diritto a percepire il bonus, a quanto pare, dovranno fare invece domanda direttamente all’Inps, che si occuperà di erogarlo direttamente».
I lavoratori autonomi che rientrano nei limiti reddituali, invece, «riceveranno il bonus direttamente dalla propria cassa di previdenza o dalla gestione separata Inps. Ma per questa erogazione non c’è ancora un periodo certo in quanto si dovrà attendere un decreto specifico del Ministero del Lavoro».
La consulente del lavoro fa notare che «essendo un bonus legato al proprio reddito, a dicembre, in sede di conguaglio, si potrebbe avere la spiacevole situazione di aver sforato il limite dei 35.000 euro. In questo caso purtroppo il bonus potrà essere trattenuto interamente o in massimo 8 rate mensili a partire dalla retribuzione di dicembre 2022».