ANCONA – È stato un battesimo lungo, intenso e tortuoso per il bonus bici che ha vissuto ieri (martedì 3 novembre) la giornata dedicata al click-day. Il bonus mobilità è giunto a circa 600mila utenti che hanno acquistato, o lo faranno presto, biciclette o veicoli simili, compresi monopattini, hoverboard e segway. Tante sono state le richieste che è risultata esaurita la dotazione di 215 milioni destinate all’anno 2020. Questo l’esito della prima tranche e del plafond riservato che adesso dovrà essere necessariamente integrato dal Ministero dell’ambiente attraverso nuovi fondi da destinare a rimborsi e voucher. Non sono mancati anche i momenti di difficoltà, di cui si dirà dopo, che non hanno impedito tuttavia la grande massa di richieste. Addirittura, per fornire un dato, il totale disponibile dei cosiddetti “500 euro” massimali cadauno (tecnicamente andrebbe calcolato il 60% della spesa sostenuta e o da sostenere che non può superare, appunto, i 500 euro) è andato esaurito entro le 9.50 di oggi. Appena ventiquattr’ore insomma.
I dati forniti
Secondo quanto comunicato, calcolando l’inizio delle richieste sui portali del Ministero relativi alle 10 della mattina, alle 19.30 di martedì erano state avviate circa 113mila procedure con esito positivo (68mila rimborsi e 36mila voucher, a seconda delle due possibilità che ogni utente aveva in relazione ad acquisti già fatti o da fare). In coda, sempre nel medesimo orario, risultavano 690mila persone. L’accelerata determinante sempre nella serata di ieri quando si è sbloccata definitivamente la piattaforma che si era inceppata per via delle identificazione a mezzo Spid. Alla fine il totale parla di 590mila utenti registrati con 257,949 buoni emessi (1800 già validati) e 300.776 rimborsi richiesti. Oltre a biciclette e mezzi citati in apertura vanno citati anche quelli di mobilità “dolce” (sostenibile) compresi i servizi in sharing.
I problemi alla piattaforma
Come detto, purtroppo, non sono mancati i problemi alla piattaforma online accessibile dal sito del Ministero dell’Ambiente. Il server preso d’assalto sin dalle prime ore del mattino è andato in tilt soprattutto nella fase dei riconoscimenti tramite Poste Italiane e Spid, utilizzando da circa il 90% degli utenti. Naturalmente l’ansia di arrivare prima, vista la scala gerarchica dei rimborsi/bonus dati in base alle prenotazioni ha inciso notevolmente sull’afflusso degli utenti sin dalla mattina. In sostanza è stata data priorità a chi ha inserito per primo la domanda senza basarsi, nella maniera più assoluta, sulla data di fatturazione. E c’è anche chi ieri non è riuscito a connettersi rimanendo sostanzialmente “escluso” dall’erogazione del rimborso (potrà comunque far reclamo nei prossimi giorni). Per gli altri, inteso chi ha richiesto il bonus, c’è tempo fino a 30 giorni per effettuare l’acquisto.
La seconda fase
Ci saranno nuovi stanziamenti sempre nell’ambito delle politiche d’incentivo alla mobilità sostenibile, prerogativa del Ministro dell’ambiente. I fondi per il Programma sperimentale buono mobilità, stimati in 215 milioni di euro, sono terminati ma visto l’afflusso non è escluso che possa esserci a breve una nuova fase. Questa prima sessione è stata relativa, si ricorda, ad acquisti fatti tra il 4 maggio e il 2 novembre. Adesso la vera sfida sarà capire quando avverrà l’effettiva erogazione.