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Parcheggi, botta e risposta fra l’ex sindaco di Fabriano Sorci e l’attuale primo cittadino

Scambio polemico fra Roberto Sorci e Gabriele Santarelli in merito ai costi dei parcheggi in piazza delle Poste e al fatto che le auto aziendali di Posta Italiana occupino molti stalli in piazza. Al centro finisce la lingua italiana e un'ordinanza dirigenziale

Le auto della Posta in gran parata
Le auto della Posta in gran parata

FABRIANO – Un consiglio si trasforma in una diatriba, anche linguistica. Protagonisti l’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci, e l’attuale primo cittadino della città della carta, Gabriele Santarelli.

«Noto oramai da diverso tempo, che le auto Panda con il logo Poste Italiane, occupano in sosta di lunga durata, compresa la domenica, i parcheggi a pagamento della piazza “volgarmente” detta delle Poste a Fabriano. Le Poste Italiane, pagano l’abbonamento annuo del parcheggio e quindi dal loro punto di vista è tutto regolare. Ma il parcheggio della piazza delle Poste, nonostante la sua piccola dimensione e un parcheggio “di prima fascia” per la vita del centro storico e dei servizi commerciali e non è “corretto”, che sia occupato come “lunga sosta” da macchine di un’azienda privata», scrive Sorci, che rafforza il concetto su un livello economico.

«Se considerassi un cittadino, che parcheggia a pagamento per tutto l’anno per le 12 ore al giorno di pagamento (dalle 8 alle 20), applicando la tariffa ad 1 euro (vecchia tariffa), dovrebbe pagare 12 euro /giorno, tolte le domeniche, porterebbe ad un esborso annuo di 3.756 euro/anno. Oggi questo sarebbe il valore reddituale del singolo parcheggio. Se considero che le macchine delle Poste occupano per almeno 5/6 ore al giorno il parcheggio, il loro esborso sarebbe intorno a 1.800 €/anno, contro invece i 145 € dell’abbonamento annuo. Ho osservato per diverso tempo, che le Poste occupano con sei/sette macchine ogni giorno il parcheggio della piazza, quindi potremmo parlare di oltre 12 mila euro/anno di potenziale incasso in quella piazza, contro i 1.051 euro/anno attuali. Una sostanziale differenza economica, per avere un parcheggio su suolo pubblico invece di doverselo costruire».

L’ex sindaco, che ribadisce come il problema sia diventato evidente solo da un po’ di tempo, suggerisce alcune modifiche alle ordinanze in essere. «Il parcheggio Maestri del Lavoro, ha una limitazione di parcheggio, come è scritto in ordinanza, in quel parcheggio possono parcheggiare solo le auto. Quindi è vietato l’utilizzo alle auto delle Poste, in quanto i veicoli non sono immatricolati come auto, ma come VAN, per cui è impedita la sosta con tutto quello che ne consegue; seconda riflessione, la tariffazione degli abbonamenti, è indistinta tra cittadini e macchine aziendali. Data la nuova situazione, dovrebbe essere fatta distinguendo i cittadini dalle aziende. Quindi all’imprese per le auto di servizio, nei parcheggi, dovrebbe essere applicata una tariffa differente negli abbonamenti, rispetto ai cittadini e soprattutto, limitare l’orario di sosta in quei parcheggi considerati strategici. Io non so quanti abbonamenti hanno le Poste Italiane, visto che le loro Panda le trovo anche in altri parcheggi, ma se sono in numero, come per quello della piazzetta delle Poste, il Comune potrebbe incassare molto di più e utilizzare quei soldi, magari per abbassare le tariffe di occupazione del suolo pubblico e del palco per le associazioni fabrianesi, che fanno attività in favore della città. Torno a precisare che non è polemica, ma solo un suggerimento».

La replica dell’attuale sindaco, Santarelli, non si è fatta attendere. «Il fu Sindaco Sorci deve stare sereno. Le auto delle Poste sono immatricolate come autocarri. Nel parcheggione c’è il divieto di parcheggio per gli autocarri, chi l’ha messo? Ho già chiesto di togliere il divieto per gli autocarri nel parcheggione, che appunto non abbiamo messo noi, per consentire ai veicoli delle poste di parcheggiare lì cosa che oggi con questo divieto non possono fare».

Una risposta “piccata” e soprattutto iniziata con quel “fu” che a Roberto Sorci non è andata giù. «Io a volte mi chiedo caro Sindaco se la gente sappia ancora leggere e dalla tua risposta mi sorge qualche dubbio. Io non ho detto che la tua Giunta abbia messo il divieto al parcheggio anche perché è un’ordinanza del Dirigente. Ma come ho ben chiarito la situazione è completamente cambiata negli ultimi tempi. Quindi te lo dico con rispetto smetti di dire sempre “quelli prima” pensa a quello che devi fare tu, “guarda avanti”. Sai è passato già un anno. Infine, non si dice “fu” perché costringi la gente a incrociare le dita».