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Botti di Capodanno, Osimo non emana l’ordinanza

Tanti, animalisti e non, hanno chiesto all'amministrazione comunale di emanare un atto che vietasse petardi e simili, ma non ci son stati i tempi tecnici utili

OSIMO – Osimo non ha emanato alcuna ordinanza anti botti a Capodanno. Tanti, animalisti e non, hanno chiesto al Comune di dire no all’usanza di sparare petardi a fine anno ma a oggi non c’è alcun avviso che porta la firma del sindaco. Non ci sarebbero stati i tempi tecnici per emanare l’ordinanza da quando primo cittadino, vicesindaco e assessore alla Polizia si sono riuniti per tenere conto di tutte le richieste. La giunta osimana confida nella responsabilità dei cittadini, per la propria sicurezza e anche per il benessere degli animali da compagnia e, assicura, che per il prossimo anno si muoverà per tempo.

Il vicesindaco Paola Andreoni afferma: «“Capodanno” significa speranza e fiducia per l’arrivo di un nuovo anno. Per tante persone è festa e divertimento e questo è comprensibile; lo stesso non si può dire per molti animali, sia selvatici che domestici. Nonostante in molti Comuni d’Italia siano stati vietati botti e fuochi d’artificio, resta comunque elevato il numero di possibili animali smarriti, investiti, fuggiti di casa, colpiti da infarto e letteralmente traumatizzati durante la notte di San Silvestro. I nostri animali, in fin dei conti, fanno aparte della famiglia, allora aiutiamoli: limitate i botti ed i fuochi. Questo aiuterà a rendere, anche per i nostri amici animali, una delle serate più difficili di tutto l’anno il più sopportabile e sicura possibile».

Critiche le Liste civiche all’opposizione: «Negli ultimi anni quasi tutti i Comuni, tranne Osimo, si stanno muovendo con l’ordinanza di divieto, per una questione di sicurezza pubblica affinché il primo giorno dell’anno non diventi un bollettino di guerra, per la tutela del patrimonio pubblico e privato, dei nostri amici animali, pensiamo a cani, i gatti e anche altri animali domestici terrorizzati da raudi, bombe carta, razzi e miccette, per una questione di tutela dell’ambiente perché uno spettacolo pirotecnico sparge più veleni d’un inceneritore. Il divieto dei botti di Capodanno non significa negazione alla festa dato che si può consentire l’utilizzo di fuochi di artificio di piccole dimensioni (ad esempio quelli di categoria F1 e F2) privi di effetti dirompenti, quali sono ad esempio le piccole girandole, le fontane, seppur esplosi a debita distanza da persone anziane e da animali».