Attualità

Brillante operazione dei Carabinieri Forestali della stazione di Sassoferrato, denunciato un agricoltore

All’interno delle trappole, perfettamente funzionanti, erano presenti delle esche - tra cui noci - presumibilmente per la cattura di scoiattoli del vicino noceto e resti di pollame per catturare mammiferi carnivori, come volpe e faina

Carabinieri Forestali durante il sequestro delle trappole

SASSOFERRATO – Denunciato il proprietario di un’area a Sassoferrato per utilizzo di mezzi di caccia non consentiti. Rischia un’ammenda. Sequestrate le trappole che avrebbero potuto catturare scoiattoli, istrici, volpi e faine.

Brillante operazione dei Carabinieri Forestali della stazione di Sassoferrato che, nei giorni scorsi, nel corso di una lunga attività di servizio hanno rinvenuto, lungo il sentiero che costeggia il fosso Coldellanoce della città sentinate, quattro trappole in metallo innescate per la cattura di fauna selvatica.

All’interno delle trappole, perfettamente funzionanti, erano presenti delle esche – tra cui noci – presumibilmente per la cattura di scoiattoli del vicino noceto e resti di pollame per catturare mammiferi carnivori, come volpe e faina.

Il proprietario dell’area è stato individuato e denunciato dai Carabinieri Forestali di Sassoferrato. Le indagini, ovviamente, sono proseguite e i militari hanno dato corso a un’attività di perquisizione ancora più capillare. E i frutti sperati non si sono fatti attendere. Infatti, nell’edificio rurale con i due capanni annessi, adiacenti all’area, sono state rinvenute e sequestrate altre tre trappole armate, tra le quali una di medie dimensioni risultava innescata con patate per la cattura di istrici.

Raccolti tutte queste prove, i Carabinieri Forestali della stazione di Sassoferrato hanno denunciato il presunto responsabile all’Autorità Giudiziaria. Rischia l’ammenda prevista per il reato di utilizzo di mezzi di caccia non consentiti.

Il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Ancona, Rosario Lioniello, che dirige le indagini, ha convalidato le attività di sequestro eseguite d’urgenza dai Carabinieri Forestali.

Prosegue, dunque, l’attività di monitoraggio e controllo del territorio messo in piedi, in modo capillare e massiccio, da parte dei militari Forestali della stazione di Sassoferrato e non solo. Tutti tesi alla salvaguardia dell’ecosistema del comprensorio fabrianese e in grado, quindi, di poter tutelare nel migliore dei modi possibili, la fauna selvatica.