CASTELFIDARDO – Una città intera, Castelfidardo, si è messa in cammino per offrire ai bambini la possibilità di crescere in una comunità che crea eventi per far sì che non siano abbandonati a se stessi, in una società dove il pericolo di perdersi è sempre più in agguato. “La città educante” è il nome del progetto per avviare la creazione di una comunità unita verso uno scopo comune: contrastare gli effetti della povertà educativa derivante dal disagio socio-economico o dall’inadeguatezza genitoriale (permissivismo, mancata educazione al rispetto di sé e degli altri, eccesso di libertà in un’età, quella della preadolescenza – 10/14 anni – in cui molti ragazzini non sanno essere liberi responsabilmente e la mancata presenza della famiglia in termini fisici ed educativi li può portare fuori strada). Non solo: si punta anche a coinvolgere direttamente le realtà scolastiche nell’azione di prevenzione dell’insuccesso scolastico, spesso causa di avvio ad altre forme di devianza (vandalismo, abuso di alcol e droghe, violenza di genere), e nella lotta al bullismo e cyberbullismo. Per questo un’idea tra le tante è realizzare azioni efficaci per mettere a disposizione dei bambini e dei preadolescenti spazi verdi attrezzati e strutture per centri di aggregazione dei ragazzini e delle famiglie, volto anche a superare le diversità.
Il Governo, attraverso l’organizzazione no profit “Conibambini.org”, nell’autunno scorso ha emanato il bando “Nuove generazioni” per azioni di contrasto alla povertà educativa, chiamando in causa scuole, amministrazioni comunali, associazioni no profit del terzo settore. Su iniziativa della onlus “Ama”, grazie all’idea della dottoressa Annunziata Brandoni, pedagogista e già preside dell’istituto comprensivo “Paolo Soprani”, si sono riunite attorno all’idea progettuale “La città educante” le principali realtà del paese che si occupano di educazione: le scuole (istituti comprensivi “Mazzini” e “Soprani” e l’istituto superiore “Meucci”), l’Amministrazione comunale di Castelfidardo e diverse associazioni non a scopo di lucro (Ama, Anffas, Aimc, Albero delle stelle, fondazione Ferretti, associazione Amici-artigiani della fisarmonica), come pure altre realtà che, seppure non come partner di progetto, si sono dichiarate disponibili a collaborare. Dopo diversi incontri per la definizione del progetto, considerato che l’ente responsabile avrebbe dovuto essere una onlus, è stato scelto l’Anffas come capofila. «Il progetto è ambizioso – ammettono le associazioni coinvolte – ma riteniamo che sia fondamentale se vogliamo formare gli uomini del prossimo futuro invece di buttare soldi per rimediare, e spesso senza successo, i guasti di una città diseducante». Il complesso piano finanziario è stato redatto dall’assessore al bilancio Sergio Foria, il progetto è stato inviato e a tutt’oggi la città è in attesa di sapere se sarà o meno tra quelli che verranno finanziati.
Bullismo e povertà educativa: Castelfidardo presenta un progetto per contrastare il disagio giovanile
Associazioni, istituti comprensivi e Comune di Castelfidardo partecipano al bando “Nuove generazioni” con il progetto “La città educante”