FILOTTRANO – L’hanno ricordato a lungo ieri e lo faranno ancor di più oggi. Nel giorno del suo compleanno. Michele Scarponi avrebbe compiuto 38 anni.
Impossibile dimenticarlo. Sono passati più di cinque mesi da quel terribile incidente in allenamento che lo ha strappato alla vita. Ieri, nella lontana Bergen, la Nazionale azzurra – che ha colto un quarto posto con Matteo Trentin sulle strade norvegesi dove si è corso il Mondiale – ha gareggiato con un angelo custode al suo fianco.
La foto di Michele campeggia sul bus e sull’ammiraglia dell’Italia. Anche un cartello ‘’Scarpa nel cuore’’ tenuto su dai nove azzurri schierati nella foto ricordo assieme al commissario tecnico Davide Cassani. Commovente il tweet del c.t. della Nazionale italiana. «L’ultima volta che ti ho visto abbiamo parlato di Azzurro, del Mondiale. Oggi, ancor più di tutti gli altri giorni, sei qua con noi Scarpa». Toccante anche il tweet di Viviani: ‘«Siamo in 10».
Il compianto Michele non era solo con gli azzurri, ma anche con il campione del mondo, Peter Sagan, che gli ha dedicato il suo terzo storico iride consecutivo: «Dedico questa mia vittoria a Michele Scarponi» ha detto Sagan, davanti ai microfoni, a caldo. Lo slovacco di Žilina c’era a Filottrano nel giorno dell’ultimo saluto terreno all’Aquila di Cantalupo. «Domani (oggi, ndr) sarebbe stato il suo compleanno. La sua storia è molto triste, terribile, auguro il meglio alla sua famiglia».
La moglie di Scarponi posta la foto su Instagram di Sagan e lo ringrazia così: «Grazie @petosagan e infiniti complimenti per la vittoria». Anche il babbo del campione filottranese, Giacomo, ha un pensiero sui social per il numero 1 del ciclismo mondiale: «Grande atleta e grande uomo, grazie Sagan».
Anche in settimana si è ricordato l’Aquila di Cantalupo. Non poteva essere diversamente quando è stato svelato il tracciato del prossimo campionato del mondo che porterà i corridori da Kufstein a Innsbruck. Quelle città tirolesi sedi di partenza e di arrivo dell’ultima vittoria di Michele Scarponi al Tour oh the Alps lo scorso aprile. Cinque giorni prima di quel tragico 22 aprile che non dimenticheremo mai.
Quell’iride 2018 dove Scarponi sarebbe stato chiamato alla gran recita, forse l’ultima della sua carriera. Come gli aveva chiesto Cassani, in corsa, al Tour oh the Alps, alla vigilia del tragico incidente in allenamento. Michele gli chiese: «Allora Cassa, ma quanto devo correre ancora?». Il c.t. gli rispose:«Ascoltami Scarpa, il prossimo anno a Innsbruck abbiamo un Mondiale durissimo, ho bisogno di un corridore come te. Almeno almeno devi correre fino al prossimo anno, poi decidi tu. Ok?». Michele gli sorrise.
Buon compleanno ”Scarpa” ovunque tu sia.