ANCONA – È stato presentato questa mattina (mercoledì 13 gennaio), presso la Sala Marconi dell’Autorità portuale nel porto di Ancona, il progetto “Buon Vento porto di Ancona” che vede protagoniste varie istituzioni e racconta l’incontro tra economia, lavoro, cultura e storia nel territorio portuale anconetano. Buon Vento fa parte del progetto europeo Remember, finanziato grazie al programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia con l’obiettivo di unire otto porti – Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume, Zara, Spalato e Dubrovnik – delle due sponde dell’Adriatico.
Il progetto
Nato dal celebre saluto che si rivolgono gli uomini e le donne di mare, Buon Vento valorizzerà l’incontro degli aspetti citati in precedenza. Il progetto si svilupperà attraverso un miscuglio di immagini, parole, suoni, testi, interviste e iniziative particolari. Sarà uno show digitale che riunirà tante anime sotto la grande bandiera delle Marche come realtà produttiva.
Nello specifico ogni settimana il sito internet dell’organizzazione promossa dalla giornalista ligure Cristiana Colli, curatrice del progetto, sarà arricchito da tanto materiale elaborato in relazione ai canoni spiegati sopra.
Sarà l’occasione per ammirare un biglietto da visita di tutto rispetto per il porto di Ancona che sarà analizzato nelle sue più varie sfaccettature. Saranno ripercorse le principali fasi storiche e sarà creato, nel contempo, un vero e proprio tour virtuale messo a disposizione anche dei più giovani. A proposito di giovani, non mancheranno i contributi portati proprio dalle scuole che negli anni hanno partecipato alle visite guidate gratuite rientranti nell’iniziativa “Ti porto in porto”.
Il logo
Uno dei particolari rilevanti è legato alla scelta del logo, concepito da Adv Creativi. Si tratta di una bitta, simbolo del confine tra terra e marre, ritorno e approdo. Insieme alla bitta è stata raffigurata anche la banchina e con essa lo stridore di orde e cime ancora gestite a mano, senza nessuna automazione possibile. Il logo, inoltre, è un pittogramma che accompagna il logotipo “Buon Vento” e ne definisce il marchio.
Le dichiarazioni
Rodolfo Giampieri (presidente dell’Autorità di sistema portuale): «Con Buon Vento facciamo conoscere il porto di Ancona attraverso lo sguardo e le parole di chi lo vive ogni giorno, un porto in cui tante anime, specializzazioni e professionalità diverse lavorano in sintonia per costruire una prospettiva per il futuro, per il lavoro, per essere protagonisti economici e sociali della città e della regione in un ambito internazionale. Con Buon Vento, che è l’anteprima del museo virtuale che realizzeremo con gli altri porti dell’Adriatico con il progetto Remember, raccontiamo la trasformazione dello scalo, che raffigura l’essenza di un porto che vive in simbiosi con la città e si trasforma con lei. Una presenza che contribuisce ad aumentare l’autorevolezza di un territorio che è riferimento e cuore di una condivisione più ampia, quella della Macroregione Adriatico Ionica. Buon Vento è un grande lavoro di visione che dimostra, ancora una volta, che soltanto stando dentro una rete si riesce a crescere con forza, allargando i propri orizzonti».
Ida Simonella (assessore al porto del Comune di Ancona), presente in videoconferenza: «Buon Vento ha un doppio pregio: legge il lavoro in un porto in chiave diversa, enfatizzandone l’enorme valore culturale; usa linguaggi nuovi, video, web, social, per raccontare e per rendere questa lettura patrimonio di tutti. Arriva nei giorni in cui Ancona si gioca la possibilità di diventare la Capitale della cultura 2022. Quella del porto è “cultura” per eccellenza di questa città».
Cristiana Colli (curatrice del progetto Buon Vento): «Il porto è un ecosistema aperto al mondo, è un’infrastruttura utile che interpreta il suo ruolo di produzione del valore con contenuti materiali e immateriali, con azioni di networking su scala continentale e adriatica nella dimensione macro regionale, cittadina e territoriale, un hub del valore che accompagna la trasformazione e contribuisce a determinare la capacità competitiva dei soggetti e dei territori dentro un nuovo modello di sviluppo. Buon Vento è il racconto della trasformazione e delle qualità intrinseche delle economie, delle memorie di luogo, delle tante e diverse progettualità che, tutte insieme, costituiscono un capitale cognitivo pregiato e altamente competitivo».