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Bypass di Padiglione, è guerra sulla paternità del progetto

Approvato il primo stralcio della variante nord a Padiglione di Osimo, un'opera fondamentale per la viabilità sull'asse Ancona-Macerata, ma in città è aspro il dibattito tra sindaco e opposizione

Il bypass di Osimo a Padiglione
Il bypass di Osimo a Padiglione

OSIMO – Uno dei nodi viari più critici della Valmusone sarà presto nelle mani degli operai del maxi cantiere che sarà allestito dopo l’estate. E’ stato approvato con delibera di Giunta a Osimo il progetto esecutivo per il primo stralcio della variante a nord alla statale 361 Ancona-Macerata, la strada di collegamento tra le vie Montefanese e Linguetta con la rotatoria compresa. Una strada extraurbana a scorrimento veloce pari a nove metri e mezzo di larghezza e a 850 di lunghezza.

Il costo dell’opera ammonta a un milione di euro e lo stralcio sarà realizzato in sei mesi, almeno secondo il cronoprogramma. Si va a gara adesso e per ottobre si partirà. Sicuramente il primo stato di avanzamento dei lavori, che dovrà correre di più, sarà quello che completa la strada fino all’entrata della nuova sede nazionale della Lega del filo d’oro che sta facendo passi da gigante.

Appuntamento a settembre per approvare il progetto esecutivo del secondo stralcio, quello che da via di Jesi permetterà di arrivare fino al ponte del Mac Neil e devierà il traffico veicolare, dopo anni di attesa e in maniera definitiva, dall’incrocio di Padiglione fuori dal centro della frazione.

Immediate le critiche dal gruppo consiliare di opposizione delle Liste civiche: «Spacciano come loro il progetto esecutivo del tratto della strada di bordo che bypassa Padiglione quando era già fatto e pronto dal 2012, tanto contestato all’epoca. Sperando di far dimenticare che avevano promesso la strada a nord finiscono per copiare ed eseguire il progetto delle Liste Civiche, per di più sperperando i soldi della svendita delle quote di Astea energia».

La replica del sindaco Simone Pugnaloni: «Dalle Liste civiche e soprattutto dall’ex sindaco Stefano Simoncini preferirei il silenzio. Ci hanno lasciato un’incompiuta e una fideiussione “irregolare”. Quella strada con loro non si sarebbe mai realizzata. Noi con i soldi degli osimani la finiremo. Hanno solo venduto Astea spa nel 2001 incassando milioni di euro e spendendoli tutti per un mutuo milionario a carico degli osimani. Facciamo un dibattito pubblico, non ho paura del confronto».