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Caccia al quarto complice della banda di ladri arrestata dai Carabinieri

La ragazza rinchiusa nel carcere femminile di Pesaro, un minorenne, in quanto in stato di abbandono, affidato al Sindaco di Chiaravalle, l'altro condotto in un centro di prima accoglienza

JESI – La banda specializzata nel commettere furti nella zona compresa, soprattutto, tra Chiaravalle e Monsano, è stata resa inoffensiva dai Carabinieri.

L’operazione è stata illustrata dal Comandante della Compagnia di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro che ha sottolineato come «da tempo eravamo sulle loro tracce e stavolta non ci sono sfuggiti».

La banda era composta da due minorenni, rispettivamente di 14 e 16 anni, e da una ragazza di 26 anni, tutti bosniaci e senza fissa dimora. Ma i militari sono convinti che ci sia anche un quarto complice fuggito con parte del bottino sequestrato.

Dovranno rispondere di furto e tentato furto consumati in concorso, possesso ingiustificato di arnesi da scasso e di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI

Gli investigatori erano convinti che alcuni furti perpetrati di recente denotavano lo stesso modus operandi: porte d’ingresso forzate con grossi arnesi da scasso e, una volta dentro l’appartamento, tutto finiva a soqquadro. Mobili gettati a terra, oggetti sparsi per tutta casa. Un atteggiamento che denotava disprezzo e spavalderia.

Ieri mattina, prediposto il servizio coordinato del territorio chiaravallese, entravano in azione i militari della locale Stazione, al comando del maresciallo Domenico Maurelli, l’aliquota radiomobile della Compagnia, in abiti civili, con il maresciallo Roberto Scarpone, e quelli della Stazione di Monte San Vito con il maresciallo Mauro D’Amore.

Alle 10.00 veniva segnalato un furto a Chiaravalle nell’abitazione di una signora anziana e il testimone, il figlio, riusciva anche a descrivere il fatto che i malviventi si erano allontanati a bordo di un’Alfa Romeo di colore scuro.

L’auto – chiuse immediatamente tutte le vie di fuga – veniva intercettata due ore dopo, verso mezzogiorno, in via della Rinascita, zona centrale.

LA CATTURA

L’Alfa Romeo, che non era risultata rubata, conteneva, però, una sorpresa: era guidata da un ragazzo di 14 anni e insieme a lui c’erano un altro ragazo di 16 e la ragazza di 26 anni. I Carabinieri, però, sono certi che alla guida, originariamente, ci fosse un’altra persona che avrebbe avuto tutto il tempo di dileguarsi con parte della refurtiva. E a quest’altro complice si sta dando la caccia.

Dalle perquisizioni, veicolare e personali venivano rinvenuti numerosi attrezzi da scasso, alcuni monili in oro, capi di abbigliamento di sicura provenienza furtiva, alcuni dollari americani e 7 grammi di hashish.

La banda, comunque, si era resa artefice anche di un altro tentato furto ai danni di una famiglia del posto. Le investigazioni successive davano il riscontro delle loro responsabilità. La ragazza veniva così ristretta presso la casa circondariale femminile di Pesaro.

I due minorenni: il sedicenne è stato arrestato e condotto in un centro di prima accoglienza a disposizione dell’autorità giudiziaria mentre l’altro, il quattordicenne, denunciato per gli stesi reati, è stato affidato al Sindaco di Chiaravalle in quanto in stato di abbandono.