JESI – Un muro per raccontare la vita di un paese. Anzi, di una piccola frazione di Fabriano. A realizzare il capolavoro, immortalando su cemento il fluire lento del tempo della comunità di Cacciano, è stato l’artista Federico Zenobi, apprezzato in tutta Italia per i capolavori che riesce a creare con bombolette spray e aghi da tatuaggio.
«Questo è il terzo anno che il circolo Fenalc di Cacciano mi invita a dipingere i muri del loro paese – racconta Zenobi, i cui lavori sono visibili anche nel quartiere San Giuseppe di Jesi (e non solo) -. L’idea è quella di creare identità e curiosità verso uno dei tanti paesini che piano piano viene abbandonato da chi ci abita. Negli anni vedevo sempre questa signora, “zia Ita”, piccola e silenziosa, che lavorava ad ogni ora del giorno. Allora, per questo muro, ho deciso di dedicarle questo omaggio, come simbolo di tutti quei vecchietti che vediamo in certe realtà. Anche se non conoscono la street art, però la apprezzano sempre, e capiscono che è una decorazione e un arricchimento positivo».
Alto 7 metri e largo quasi 5, ha richiesto sei giorni per realizzarlo, lavorando 10/12 ore al giorno. «È tutto dipinto a spray – spiega Zenobi -. Ho voluto creare un effetto fotografico di sfocatura, per far risaltare i soggetti (la signora, e il vaso di fiori), ogni centimetro quadrato è sfumato e dettagliato, per questo il lavoro è stato molto lungo e complesso. Il caldo ed il sole sono stati buoni compagni. Sentivo che stava venendo un ottimo dipinto, e non mi sarei fermato neanche per mangiare. A questo proposito, ringrazio gli abitanti di Cacciano che mi hanno in continuazione sfamato, cucinando per me, sono stati davvero molto gentili».
E zia “Ita” come ha reagito alla vista di se stessa su di un muro: «È stata molto contenta – riferisce l’artista jesino -. Quando ha capito che l’avrei dipinta cosi grande, ha detto “Ma io sono piccola, cosi grande mi fai? Poi divento famosa in tutto il Mondo?”».