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Caffè Alzheimer a Sassoferrato: rendere il malato sempre più attivo

L’importanza di seguire correttamente le terapie prescritte. È questo il tema che sarà affrontato oggi, 4 marzo, nel corso del consueto appuntamento del lunedì nei locali del Centro anziani. Interverranno le dottoresse Francesca Cavalera e Serena Covanti

Veduta del borgo di Sassoferrato

SASSOFERRATO – L’importanza di seguire correttamente le terapie prescritte per i malati di Alzheimer. È questo l’importante tema che sarà affrontato nel corso del consueto appuntamento del lunedì con il Caffè Alzheimer oggi, 4 marzo dalle 17 alle 19, a Sassoferrato.

L’incontro aperto a tutti, questo il messaggio che gli organizzatori vogliono far passare, si terrà presso i locali del Centro Anziani in piazza Dante n. 3, e sarà un arricchimento oltre che un utile momento da condividere. La dottoressa Francesca Cavalera, dell’Antica Farmacia dell’Ospedale-Sassoferrato, tratterà un argomento molto interessante dal titolo “L’ho presa la pasticca stamattina?”. Scopo dell’incontro è quello di focalizzare l’attenzione sull’importanza di aderire alle terapie prescritte e sulle conseguenze che l’assunzione non corretta delle medicine provoca sia sulla salute che sul sistema sanitario.

Un tema molto importante per una tipologia di malattia che merita una particolare attenzione, sia per coloro che assistono i malati, sia per questi stessi visto che può essere anche un modo e un metodo per tenere allenata la memoria. Per questo motivo, gli organizzatori si attendono una partecipazione attiva importante all’incontro attraverso domande e racconti di vita e di esperienze.

La seconda parte del Caffè Alzheimer di questo pomeriggio proseguirà con la dottoressa Serena Covanti e il suo spazio dedicato a “Una palestra per la mente”: come sempre verranno proposte nuove e coinvolgenti attività con particolare attenzione all’esercizio delle competenze socio-relazionali in modo da favorire un aumento dell’autostima e del benessere emotivo dell’anziano.

Anche in questo caso, si tenderà a far capire come la persona affetta da questa patologia debba essere stimolata continuamente per poter cercare di essere autosufficiente il più a lungo possibile.