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Dalla Seconda Categoria alla serie D, il Castelfidardo continua a sognare

Parla il team manager della squadra biancoverde Raniero Ragaglia che ha vissuto tutte le tappe fino all'ascesa in serie D: «Possiamo riscrivere la storia del Castelfidardo»

Il Team Manager del Castelfidardo Raniero Ragaglia
Il Team Manager del Castelfidardo Raniero Ragaglia

CASTELFIDARDO – Continua il momento d’oro del Castelfidardo, unica squadra del suo girone ad aver sempre vinto nel 2018. Ad Agnone è arrivata la sesta vittoria in trasferta in questo campionato che proietta la formazione biancoverde nei quartieri alti della classifica, a soli due punti di distanza dalla zona play-off. Una situazione impensabile quest’estate quando molti addetti ai lavori ipotizzavano un campionato di sofferenza per i fidardensi, abituati a lottare per la salvezza fino all’ultima giornata. Ora a quota 31 punti e con 14 partite da giocare, l’obiettivo della permanenza nella categoria sembra davvero a portata di mano.
«Dobbiamo cavalcare l’onda in questo momento – spiega il team manager Raniero Ragaglia –. Siamo in un periodo strepitoso e dobbiamo continuare a sfruttarlo. Io sono qui da dieci anni, quando sono arrivato eravamo in Prima categoria e venivamo dalla Seconda. Oggi siamo in serie D, è la quarta stagione in questo campionato, e siamo a due punti dai play-off. Una cosa straordinaria».

Domenica arriva il Fabriano che in settimana ha cambiato allenatore. Non sarà facile…
«Sarà una partita difficilissima perché Monaco è un ottimo allenatore e loro nonostante la classifica deficitaria sono una buona squadra. Noi invece avremo assenze pesanti, e poi è sempre un derby e può succedere di tutto, per questo voglio sperare che i nostri tifosi ci stiano particolarmente vicino».

Si aspetta di rivedere il pubblico delle grandi occasioni?
«I tifosi domenica dovranno essere il nostro dodicesimo uomo. Voglio vedere lo stadio pieno di gente come negli spareggi per la promozione in serie D con l’Albalonga e il Rieti. Se la gente ci sta vicino, con la squadra e il gruppo che abbiamo quest’anno, possiamo riscrivere la storia del Castelfidardo Calcio».

Questo significa che state facendo un pensierino ai play-off?
«La salvezza resta l’obiettivo principale, prima la raggiungiamo e prima potremo pensare di toglierci delle soddisfazioni. Facciamo i punti che ci mancano per la tranquillità e poi vediamo fin dove può arrivare questa squadra. Fin qui abbiamo dimostrato di potercela giocare contro tutti».

La città di Castelfidardo ha un tessuto imprenditoriale per poter sognare in grande?
«Mi auguro che gli imprenditori di Castelfidardo si avvicinino maggiormente alla nostra società e che ci siano altre persone che ci possano dare una mano per cullare questo sogno che potrebbe diventare fantastico. Questa città è piena di gente che partendo dal nulla ha creato attività imprenditoriali di successo e conosciute in tutte il mondo. Anche le istituzioni di Castelfidardo devono esserci vicine perché la nostra è una realtà che avvicina tanti cittadini allo sport e lo stadio può diventare un biglietto da visita per la città».