CASTELFIDARDO – Piove sul bagnato in casa fidardense. Mister Colavitto, chiamato a sostituire Roberto Vagnoni in panchina, ha deciso a sorpresa di rinunciare all’incarico. Il tecnico di Pozzuoli, dopo l’accordo raggiunto nella tarda serata di giovedì, era atteso ieri a Castelfidardo per guidare il suo primo allenamento, ma in tarda mattinata ha comunicato ai vertici della società biancoverde la volontà di fare un passo indietro motivando la propria decisione con “sopraggiunti impedimenti di natura personale”.
Un fulmine a ciel sereno per il Castelfidardo, anche perchè oggi pomeriggio la squadra partirà alla volta di Trivento, in Molise, dove domani giocherà un delicatissimo scontro diretto contro l’Olympia Agnonese. Impossibile che ci sia il tempo e lo spazio per ingaggiare un nuovo allenatore. Si fa dunque largo l’ipotesi di una soluzione interna in autogestione, con il giocatore più esperto del gruppo, Alessandro Radi, che farà le veci di allenatore in campo, dopo aver già “diretto” l’allenamento di ieri pomeriggio al posto del rinunciatario Colavitto.
Per quanto inusuale, non si tratterebbe comunque di un fatto inedito. Anzi, la storia del calcio è piena di episodi analoghi, da Armando Picchi al Varese nel ’69 e Osvaldo Bagnoli al Verbania tra gli anni 60 e 70, fino ai più recenti esempi di Gullit e Vialli al Chealsea. Ma senza guardare troppo lontano, basta ricordare il caso di Dario Bolzan, ex tecnico del Castelfidardo, che ai tempi della Folgore Falerone Montegranaro nella stagione 2014/201 ricoprì per alcune partite la doppia veste di allenatore e giocatore nel campionato di Eccellenza, terminato poi con la promozione in serie D dei calzaturieri. Che sia di buon auspicio anche per i fisarmonicisti?