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Calcio, Eccellenza: un mese senza campionato causa Coronavirus. Il futuro è un’incognita

Parla il presidente del Castelfidardo Franco Baleani: il calcio ora non è la priorità. «Speriamo di tornare a giocare ma al momento è impossibile fare previsioni»

Il presidente del Castelfidardo Franco Baleani

CASTELFIDARDO – È passato un mese dall’uscita del comunicato con cui la Lega Nazionale Dilettanti decretava la sospensione di tutti i campionati di calcio regionali per l’emergenza Coronavirus. Uno stop che, vista la situazione attuale, è destinato a essere prolungato ben oltre la scadenza del 3 aprile.
«Purtroppo stiamo vivendo un incubo – commenta il presidente Franco Baleani del Castelfidardo Calcio –. Si è fermato tutto e il campionato in questo momento passa decisamente in secondo piano. Dobbiamo avere speranza e fiducia che progressivamente la situazione migliorerà».

Difficile in questo momento capire se ci possano essere i presupposti per tornare in campo e concludere la stagione. E c’è già chi parla di fine del campionato con il congelamento delle attuali posizioni di classifica e chi al contrario ipotizza addirittura l’annullamento. «Ora la priorità è la salute delle persone – ribadisce il presidente biancoverde – poi quando sarà passata l’emergenza potremo pensarci. Noi vorremmo tornare a giocare, come penso tutti, finire regolarmente il campionato e poi vinca il migliore com’è giusto che sia. Ma al momento è impossibile fare previsioni, in ogni caso noi accetteremo quello che decideranno la federazione e la Lega».

È in contatto con la squadra? I giocatori sono tutti rientrati a casa? «I giocatori stanno bene, – conclude il presidente – sono in costante contatto con mister Lauro e con il resto della squadra. Sono tutti rientrati a casa e cercano di tenersi allenati con attività a corpo libero e di potenziamento muscolare, sono seguiti a distanza dal nostro preparatore atletico, ma è evidente che ci sono molti limiti dovuti alle ultime restrizioni. Quindi se dovesse riprendere il campionato bisognerà prima lasciare il tempo ai giocatori di tornare ad allenarsi regolarmente e avere un minimo di preparazione atletica».