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Cambio al Campana di Osimo: Alessandra Fattorini sostituisce il dimissionario Solari

Osimana, docente di filosofia, è la nuova rappresentante di maggioranza nel cda dell'Istituto. «Voglio un Campana che sia un luogo aperto di scambio culturale per i giovani»

Alessandra Fattorini
Alessandra Fattorini

OSIMO –Alessandra Fattorini, 42 enne osimana docente di filosofia, ha preso il posto del dimissionario Giampiero Solari nel cda dell’Istituto Campana. La nomina è arrivata durante il consiglio comunale di lunedì (9 ottobre), dove la maggioranza ha votato in maniera compatta (13 preferenze) il proprio rappresentante, mentre le opposizioni come da prassi si sono astenute. Si ricompone così il consiglio di amministrazione dell’Istituto formato da cinque membri (Panini, Biscarini, Santini, Curina e ora Fattorini) che resterà in carica fino al 2021 e sarà chiamato subito ad eleggere il nuovo Presidente.
Per la new entry Alessandra Fattorini (una laurea in Filosofia e un dottorato di ricerca a New York) la nomina al Campana, da sempre simbolo dell’istruzione e della cultura ad Osimo, rappresenta un motivo di soddisfazione e di orgoglio.

«Si tratta quasi di un ritorno a casa per me – spiega Alessandra Fattorini –, abito a un centinaio di metri dal Campana e ho sempre frequentato l’Istituto nell’ambito delle diverse iniziative organizzate dalle associazioni culturali di cui ho fatto parte, da Teatro Aperto alla Civica Scuola di Musica. Per me il Campana è un’eccellenza e un vanto per la città».

Si aspettava questa nomina da parte del Consiglio Comunale?
«No ed è stata una bella sorpresa. Ho presentato il mio curriculum nel 2014 all’apertura del bando delle candidature, ma non pensavo sinceramente che si potesse aprire questa possibilità».

Pur essendo una scelta di competenza della maggioranza consiliare, la sua nomina ha ben poco di “politico”…
«Posso dire senza ombra di dubbio di essere una persona libera e svincolata dai partiti. In passato non sono stata neanche tenera con questa Amministrazione Comunale, che ho criticato quando ho ritenuto giusto farlo. Non ho mai avuto tessere di partito e la politica non è il mio campo d’azione, anche se ho le mie idee e ho molti amici che fanno politica con una sincera passione, persone che francamente ammiro perché hanno il coraggio di metterci la faccia in un momento così difficile».

Che contributo vorrebbe portare all’interno dell’Istituto?
«Personalmente quando penso al Campana ho in mente soprattutto il suo Teatrino. La mia formazione culturale è passata attraverso l’esperienza teatrale con Don Aldo Compagnucci, per anni un animatore dell’intellettualità osimana, che mi piacerebbe ricordare con qualche iniziativa mirata. Lui è stato un punto di riferimento per tanti appassionati e giovani aspiranti artisti di quel periodo. Alcuni come Davide Bugari, Michele Gabbanelli o Maria Pia Pagliarecci sono stati suoi ex allievi. Anche Gilberto Severini, finalista al Premio Strega 2017, è stato un amico di Don Aldo e potrebbe essere l’occasione per coinvolgerlo di nuovo ad Osimo.
Anche allora come oggi si cercavano spazi alternativi per fare cultura. Perciò credo che il Teatrino potrebbe essere un valido luogo di aggregazione e di scambio culturale per i giovani, uno spazio aperto per laboratori e iniziative».