CAMERANO – Oltre all’approvazione a maggioranza del bilancio, durante l’ultimo Consiglio comunale a Camerano è stato dato l’ok all’unanimità all’ultimo punto dell’ordine del giorno, “Approvazione convenzione per la gestione associata ai sensi dell’art. 30 del Tuel dei progetti di rigenerazione urbana tra i comuni di Loreto e Camerano”. Tale convenzione prevede per Camerano la ristrutturazione del teatro Maratti. Il restyling del complesso chiuso da anni in piazza Roma è stato tra i temi caldi di diverse campagne elettorali.
La storia del teatro
Sul sito del Comune è spiegata l’origine del teatro. Negli anni antecedenti il 1870 esisteva già il teatro intitolato al pittore Carlo Maratta nel locale ridotto poi a pubbliche scuole. Nel 1912 il Teatro giaceva in uno stato deplorevole, tanto da essere stato chiuso e vietato all’uso per ragioni di sicurezza. Esso venne interamente restaurato a cura del Comune e con il contributo dei palchettisti in occasione delle feste bicentenarie del Maratti (1913). Il sipario venne dipinto da Ettore Ballarini. Gli interventi al teatro vennero eseguiti da Roberto Buratti. Nel 1933 si provvide ad eseguire nuovi interventi di decorazione e verniciatura. Negli anni Sessanta sono stati abbattuti i palchi per la trasformazione del teatro in cinema che ha smesso di funzionare dai primi anni ottanta. Oggi si pensa ad un suo recupero plurifunzionale (teatro, cinema, sala conferenze). Il rivestimento della facciata è in mattoni faccia a vista. La torre dell’orologio porta la data 1886. Il sipario rappresenta, in omaggio al Maratti, le due componenti principali della personalità del pittore, l’Agricoltura e la Pittura, in un’allegoria nella quale una figura di donna, appoggiata ad un aratro (l’Agricoltura) presenta un fanciullo (il Maratti) ad una matrona (la Pittura). Sullo sfondo si intravede Camerano visto da San Germano, patria del pittore. Tale sipario, restaurato nel 2009, è attualmente nella sala consiliare del palazzo comunale.
«Il capogruppo di minoranza, l’avvocato Marinella Ippoliti, nella dichiarazione di voto aveva dichiarato di volersi astenere, pur approvando il progetto, per non essere stata coinvolta nella fase decisionale dello stesso – dice il sindaco Oriano Mercante -. Preso atto della dichiarazione di astensione ma di approvazione sostanziale del progetto, ho pregato la minoranza di votare favorevolmente con la maggioranza, assicurando sia che finora si sono svolti solo incontri tecnici ma nessuna fase decisionale che un coinvolgimento della minoranza nei successivi incontri decisionali. Dopo breve sospensione del Consiglio, la minoranza ha modificato la propria dichiarazione di voto ed il provvedimento è stato approvato all’unanimità».